Il futuro della ricerca Enea in Trisaia e il Lodo......Nucleare

Qual’e’ sarà il futuro della trisaia e dei suoi ricercatori se svaniscono i fondi della ricerca sulle energie alternative a favore della lobby e del nucleare dopo che sono stati investiti in Trisaia ingenti fondi della legge 64 e persino del patto dei giovani?
7 settembre 2008
Movimento NoScorie Trisaia

- Le intenzioni della lobby nucleare-militare e del governo Berlusconi guidata dal ministro ligure Scajola sul rilancio del nucleare in Italia dopo le grandi enunciazioni entra nella seconda fase, quella del rastrellamento dei fondi pubblici. Consci che il nucleare non è competitivo economicamente, visto che nessuna impresa privata investirebbe in questa energia pericolosa(altro che proclami di Edison). La lobby nucleare con le azioni di governo ha iniziato a raschiare il fondo del barile(vista la crisi economica) per recuperare fondi pubblici che possono permettere la sopravvivenza della lobby stessa.

Il modo è semplice, basta recuperare soldi da altre attività effettuando tagli a programmi e alle teste pensanti. La futura fusione paventata Sogin –Ansaldo nucleare (azienda ligure per l’impiantistica nucleare) farà sì che i soldi pagati dagli italiani in bolletta elettrica per il decommissioning diventeranno cassa comune nella nuova società. Come se non bastassero i ritardi che Sogin ha accumulato nel decommissioning nazionale e gli sprechi denunciati dalla stampa nazionale (Espresso).

La fusione dell’ente della protezione ambientale APAT con altri istituti come ICRAM, INFS in IRPA (Istituto per la Ricerca e la Protezione Ambientale) permetterà di ottimizzare i fondi delle varie agenzie per canalizzarli in appropriati progetti di ricerca. Smembrando l’APAT è anche molto meglio controllare chi fino a adesso ha controllato il decommissioning e chi farà il nucleare. Ma la cosa grave che purtroppo riguarda anche questo centro è la missione che l’Enea ha accettato con il suo presidente Paganetto, quella di formulare il nuovo piano nucleare nazionale. Paganetto ha a sua disposizione un patrimonio che si chiama Enea(Ente Nazionale per l’Energia

Alternativa).Paganetto non ha mai nascosto le sue intenzioni nucleariste ed è fondatore con Chicco Testa dell’associazione PYMBY ,ossia uno studio mediatico per far digerire le discariche alle amministrazioni e ai cittadini (contro NYMBY, ossia compensatemi e potete fare tutto quello che volete nel mio giardino). Un patrimonio come l’Enea con i suoi finanziamenti su innumerevoli studi e ricerche e le sue vere teste pensanti come i ricercatori possono essere canalizzati o meglio ancora messi da parte per favorire la ricerca e le attività sul nucleare.

L’Italia dopo l’America cerca partner sulla produzione nucleare anche in Russia( vedi la costruzione nella ligure Fincantieri di una nave per il decommissioning russo di Sogin pagata dal Ministero dello Sviluppo Economico).Un futuro inquietante è prospettato sulle maestranze dei centri Enea che hanno progetti e ricerche sulle vere energie del futuro, quelle pulite e rinnovabili. Nello specifico non possiamo accettare che il centro della Trisaia dopo tanti programmi e finanziamenti investiti (per citare ad esempio gli ingenti fondi Legge 64 e perfino il Patto dei Giovani )sia dirottato sulla ricerca nucleare. Non possiamo accettare che dopo anni di danni urbanistici arrecati al Comune di Rotondella a causa della posizione di questo centro, non siano restituiti al territorio i frutti di tanti investimenti, che non sono i posti di lavoro, ma un contributo valido per lo sviluppo del territorio, che si chiama agricoltura avanzata, nuove tecnologie ed energia pulita.

NO Scorie ha un progetto per Trisaia che si chiama scuola per l’energia rinnovabile, propedeutica ad una filiera industriale sulle nuove tecnologie e alle energie pulite. Non è un progetto utopico, basta ottimizzare le risorse in positivo al contrario di come fa il governo sul nucleare. No Scorie ha sempre chiesto una riconversione del centro in facoltà universitaria e la restituzione delle barre di Elk River all’America.Creare una scuola oltre a generare valore aggiunto alle conoscenze attuali attiverebbe un volano economico per difendere gli attuali posti di lavoro e per svilupparne altri indotti all’esterno. Dopo le istituzioni ora chiediamo a voi dipendenti di difendere voi stessi da programmi e attività che possono distruggere le vostre professionalità e che invece potrebbero essere utili allo sviluppo economico delle generazioni future e del territorio che vi appartiene.

SUBITO RICONVERSIONE DI TRISAIA IN UNIVERSITA’ DELL’ENERGIA PULITA

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