Federalismo, Basilicata esclusa da benefici petrolio
POTENZA - Dal federalismo in «salsa lombarda» a un federalismo col «lodo Lombardo»? Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata, ha acceso il semaforo rosso a benefici per la Sicilia che coincidessero con una penalizzazione per le altre Regioni. A cominciare dalla Basilicata. Pomo della discordia: i vantaggi fiscali per il petrolio e le altre attività energetiche.
L’articolo 20 del ddl del ministro leghista Roberto Calderoli, così com’è, sul fronte energetico porterebbe un bel po’ di risorse alla Sicilia (in quanto Regione a statuto speciale che produce e raffina petrolio), escludendo però le altre Regioni a statuto ordinario.
La Basilicata in primis, che produce il grosso (fra 70 e 80 per cento) del petrolio estratto in Italia su terraferma. Ma anche altre regioni che portano, in diversi modi, il proprio contributo energetico al Paese: la Puglia, il Veneto, la Liguria e via dicendo.
Il governatore lucano, De Filippo, durante la Conferenza dei presidenti della Regioni, ha ammonito: «O si accantona l’articolo 20, o abbandono i lavori». E i lavori sono stati sospesi.
«Ma non per una questione di veti – spiega il governatore siciliano, Raffaele Lombardo. – La pausa serve alle Regioni ad approfondire le questioni sul tappeto ed elaborare nuove proposte».
In realtà, c’è poco da inventare o da proporre. O passa un principio (quello di premiare le sole Regioni a statuto speciale: e, sul tema energetico, vuol dire soprattutto Sicilia), o si afferma un criterio che distribuisce i benefici fra tutte le Regioni e i territori italiani che portano un contributo energetico al Paese.
De Filippo, presidente della piccola Regione Basilicata, è così forte da fermare il gioco? La questione evidentemente è un’altra: la posizione espressa dalla Regione Basilicata interpreta un sentire diffuso fra le Regioni d’Italia.
Con il governatore della Regione Veneto, Giancarlo Galan, che chiede al Governo l’attribuzione, al Veneto, del «gettito aggiuntivo per accise e Iva derivante dai quantitativi di gas commercializzati grazie all’impianto installato in alto Adriatico» («siamo perfettamente in linea con questa proposta», commenta De Filippo).
Con il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, che afferma: «il governo può regalare alla Sicilia tutto quello che vuole, a condizione che non lo prenda dalle altre Regioni» («appunto», conferma De Filippo).
E, dopo la burrasca in Conferenza dei presidenti delle Regioni, il governatore lucano si dice persino d’accordo con l’ultimo auspicio espresso dal governatore siciliano. «Non sarebbe certamente un danno - ha detto Lombardo - se le Regioni meridionali collaborassero tra loro all’elaborazione di una piattaforma comune, piuttosto che dedicarsi a pratiche ostruzionistiche che non servono a nessuno».
De Filippo replica: «Non ci sono né ostruzionismi, né chiusure preventive. Ma dev’essere chiaro che, perché possa esserci collaborazione fra le Regioni, gli interessi dei territori devono essere tutelati e garantiti tutti allo stesso livello. Se esiste una opportunità fiscale per le attività relative alle risorse petrolifere per una regione, questa opportunità deve poter riguardare tutte le regioni».
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