Petrolio a Gallipoli Cognato: il presidente del Parco è contrario

Rocco Rivelli esprime l'assoluta contrarietà ad ogni tipo di attività, non solo estrattiva, ma anche di ricerca in campo minerario e petrolifero, nel rispetto dell'art.19 della Legge Regionale 47/97, istitutiva del Parco.
24 settembre 2008
Ufficio Stampa Parco Gallipoli Cognato

trivelle in azione In una nota inviata lunedì 22 settembre 2008 al Ministero per lo Sviluppo Economico, al presidente della Giunta Regionale di Basilicata, Vito De Filippo e all’assessore regionale all’Ambiente Vincenzo Santochirico, il presidente del Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, Rocco Rivelli, dopo aver assunto informazioni dettagliate in merito alle questioni sollevate da alcune organizzazioni ambientaliste, circa le attività di ricerca e coltivazioni per estrazioni petrolifere nell’area del Parco, esprime profonda preoccupazione in merito alle numerose richieste inoltrate al Ministero e tese all’ottenimento di autorizzazione per le estrazioni (Loc. Valdienne, Oliveto Lucano, Calciano, ecc.).

Per il presidente Rivelli “tale fatto, dettagliatamente descritto sul sito del Ministero – sezione Unmig – suscita enormi timori, anche alla luce delle competenze ambientali dell’Ente Parco Gallipoli Cognato derivategli dalla legge regionale 47/97”.

“In particolare – conclude Rocco Rivelli – nel rispetto dell’art. 19 di detta legge regionale, e in coerenza con i dettami della norma nazionale, che fa divieto di qualsiasi attività non solo estrattiva ma anche di ricerca in campo minerario e petrolifero,si esprime la propria contrarietà alla concessione di autorizzazioni tese alla ricerca e/o alla estrazione petrolifera nelle aree ricompresse nella perimetrazione del Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane”.

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