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"Come è ridotto il mare di fronte alla più grande acciaieria d'Europa"

Filmato girato davanti agli scarichi dell'Ilva di Taranto da Fabio Matacchiera. Ilva replica: "Intraprese azioni legali a tutela dell'immagine aziendale"
Fonte: Il video contenuto nella presente pagina web non risiede sul server di PeaceLink ma ha come fonte sorgente Youtube ed è incorporato tramite il codice html di condivisione presente su http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ktCUH6EjQJo - 20 giugno 2012

Note: Il video che riportiamo in questa pagina web è stato realizzato da Fabio Matacchiera. Tale filmato è stato girato nel Mar Grande di Taranto da un'imbarcazione. Sullo sfondo si vedono gli scarichi dell'Ilva. Fabio Matacchiera preleva sedimenti nerastri dal fondale e li mostra alla telecamera.

Fabio Matacchiera è un noto ambientalista di Taranto che nel 1991 fondò Caretta Caretta, un'associazione con la quale denunciava l'inquinamento del mare jonico. Attualmente è presidente del Fonto Antidiossina Taranto Onlus. Oltre a "cercare" la diossina a Taranto facendo analizzare campioni di latte materno, di mitili, di lumache e altro ancora, Fabio Matacchiera conduce una campagna di denuncia, tramite riprese video, contro l'inquinamento dell'acciaieria Ilva di Taranto. Per tale attività è stato querelato da Ilva, precisamente per un filmato notturno con telecamera ad infrarosso nel quale appaiono emissioni copiose. L'azienda ha respinto questa campagna che ritiene lesiva della propria immagine e non ha gradito nemmeno il filmato qui riportato. I sedimenti prelevati dal fondale non distante dagli scarichi Ilva appaiono neri come la pece. La diffusione del video su Youtube e Facebook è stata veloce, ma quella sul sito di Repubblica (http://video.repubblica.it/edizione/bari/videodenuncia-il-fondale-davanti-all-ilva-nero-come-la-pece/98876/97258) è stata rapidissima e di portata inaspettata, facendo registrare migliaia di accessi in poche ore. A questo punto la replica dell'Ilva non si è fatta attendere ed è stata pubblicata su
http://www.ilvataranto.com/comunicatostampa/215/Video_del_sig_Fabio_Matacchiera_del_19_giugno_2012
Ilva minaccia querela non solo verso fabio matacchiera ma verso chiunque abbia divulgato il video "senza alcuna verifica della fondatezza della notizia". Non è ben chiaro nel comunicato dell'Ilva che cosa intenda per "verifica della fondatezza della notizia". Occorrerebbero analisi di quei sedimenti?
Se è questa la verifica a cui fa riferimento Ilva, va detto che vi è stata la caratterizzazione da parte dell'ICRAM e che quei fondali sono risultati inquinati.

Ad attestare ll'inquinamento dei fondali in quella zona del Mar Grande di Taranto vi è inoltre una relazione scientifica del dott. Nicola Cardellicchio e del dott. Luigi Lopez che viene allegata a questa pagina web.

Qui di seguito si riporta, per completezza di cronaca, il testo del comunicato stampa dell'Ilva del 20 giugno 2012.

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Video del sig. Fabio Matacchiera del 19 giugno 2012

Intraprese azioni legali a tutela dell'immagine aziendale

In relazione al video realizzato il giorno 19 giugno 2012 dal signor Matacchiera Fabio, dal titolo “Davanti all’Ilva di Taranto: come un giacimento di petrolio. Inquietante”, diffuso in internet, l'Ilva di Taranto tiene a smentire categoricamente qualsiasi addebito riferito ad essa.

L’Azienda tiene inoltre a precisare che ha conferito incarico ai propri legali per tutelare la propria immagine nelle sedi giudiziarie competenti.

Nei prossimi giorni saranno analogamente intraprese azioni equivalenti anche nei confronti dei giornalisti che, senza alcuna verifica della fondatezza della notizia, hanno divulgato tale video.

Allegati

  • Il monitoraggio dei microinquinanti organici nei sedimenti dell'area costiera di Taranto

    Dott. Nucola Cardelliccchio, dott. Luigi Lopez
    Fonte: Presentato nella “Giornata di studio sulle tecniche di monitoraggio delle diossine. Aspetti tecnologici e tecnico-normativi”, Taranto 16 giugno 2009
    2011 Kb - Formato pdf
    Queste diapositive contengono i dati di inquinamento dei fondali marini a Taranto e vi è una comparazione con i dati dei fondali di altre parti d'Italia e del Mediterraneo

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