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Lettera al Manifesto

A Taranto 8916 malati di tumore non sono un'invenzione di PeaceLink

Ecco perché la denuncia di PeaceLink sui tumori a Taranto è valida e ben documentata, nonostante i tentativi di minimizzare e screditare questa iniziativa
15 settembre 2013

Manifestazione 7 aprile 2013 a Taranto a sostegno della magistratura (foto di Luciano Manna)

LETTERA AL MANIFESTO


Sul Manifesto del 3 settembre Gianmario Leone ha scritto che "a Taranto è scoppiata una nuova polemica" segnalando che "l'associazione Peacelink ha infatti diffuso una nota in cui rivela che gli esenti dal ticket sanitario col codice «048» per neoplasie (cioè tumori), la cui validità è determinata in 5 anni, sarebbero 8.916". 

 


LA FONTE DEI DATI DI PEACELINK
Il dato che abbiamo diffuso è di fonte ASL e lo abbiamo disaggregato arrivando a numeri allarmanti: infatti 1 abitante su 18 nei quartieri vicino all'area industriale ha una diagnosi di tumore. Nei quartieri più lontani il dato scende a 1 su 26. 
Questo significa che se si riuniscono in assemblea venti tarantini che vivono vicino ai camini, è altamente probabile che almeno uno abbia un tumore. Il dettaglio della nostra ricerca è su http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/38995.html

LE CONTESTAZIONI DI GIANMARIO LEONE
Gianmario Leone annota tuttavia: "La ricerca però, come sottolineato anche da Arpa Puglia, non ha alcuna valenza scientifica perché non deriva da alcuna ricerca epidemiologica. Tra l'altro, a essere esentati possono essere anche pazienti per cui è stata riscontrata soltanto un'ipotesi di presenza di carcinoma e coloro i quali hanno superato positivamente la malattia".

IL CODICE 048
Vorrei chiarire che quello che ha diffuso PeaceLink è un dato complessivo oggettivo di tipo statistico che non teme smentite. E' infatti di fonte ASL e indica il totale degli ammalati di tumore in vita contrassegnati con il codice 048. E' un dato di partenza utile a determinare quello che in epidemiologia è definito il "dato di prevalenza", che rappresenta uno degli obiettivi conoscitivi di ogni Registro tumori. Come ogni dato amministrativo è un dato di partenza per fare ulteriori accertamenti sul numero complessivo dei malati che potrebbe essere anche superiore, dato che vi sono soggetti che godono dell'esenzione totale e che non richiedono l'esenzione 048.

I TENTATIVI DI MINIMIZZAZIONE
L'ARPA Puglia poi non è intervenuta - a differenza di quello che scrive Leone - sulla questione perché non ne ha titolo. E' intervenuto solo il prof. Giorgio Assennato per esprimere una sua opinione che non rispecchia quella di ARPA Puglia e neppure quella della Regione Puglia o della ASL, istituzioni che sono rimaste silenti di fronte al dato drammatico che evidenzia un gran numero di malati a cui le strutture pubbliche non sono in grado in molti casi di offrire servizi sufficientemente rapidi e soddisfacenti. 

GLI ALTRI CASI IN ITALIA
Tengo a precisare che la ASL di Brescia usa il codice 048 per il conteggio complessivo dei malati di tumore, quindi quello che dice Leone è smentito da questo esempio. Inoltre a La Spezia i medici per l'ambiente (ISDE) hanno avviato una analoga indagine, sul solco di quella avviata da PeaceLink. Stessa cosa hanno fatto a Brindisi gli attivisti di "Brindisi Bene Comune" che hanno scoperto, sulla bese del conteggio dei codici 048 che il numero di malati in vita della provincia è raddoppiato in dieci anni.
L'UOVO DI COLOMBO
Non capisco pertanto perché Leone si sia preoccupato con tale zelo di sconfessare una indagine che andrebbe anzi promossa, approfondita e diffusa in tutta Italia, perché è semplice, veloce ed è in sostanza come l'uovo di Colombo, dato che i sistemi informatici di tutte le ASL sono in grado di fornire in tempo reale il dato complessivo dei malati, disaggregandolo e ponendo così l'attenzione sulle popolazioni più esposte e più a rischio, anche per quel che riguarda altri codici (ad esempio il codice 046 per la sclerosi multipla che è correlabile all'inquinamento, come pure il codice 007 per i bambini che hanno l'asma).

IL SILENZIO DELLA POLITICA
Quel dato di 8916 malati con codice di esenzione 048 era pertanto utile da diffondere in quanto non era mai stato reso noto il numero complessivo dei malati di tumore della città di Taranto. Mai, sottolineo mai. Il che - a mio parere - è sospetto. E' un dato esplosivo e drammatico come quello della diossina che PeaceLink ha portato alla luce, assieme al fatto che i dati a Taranto vengono resi noti purtroppo dalle associazioni, che invece di essere ringraziate ricevono spesso solo accuse di allarmismo, benché di allarmante ci siano solo i dati oggettivi. Quello del prof. Giorgio Assennato è stato un tentativo - a mio parere - di smorzare la gravità della denuncia di PeaceLink e ci spiace che proprio sul Manifesto tale nostra iniziativa sia stata declassata da Leone a "polemica priva di valenza scientifica", mentre è una denuncia ben documentata che ha posto in difficoltà tutto l'arco politico di governo della Regione, tanto che nessun assessore si è preso la briga di contestare i dati di PeaceLink che sono di fonte ASL, quindi di fonte certa.
  
LE PRECISAZIONI DELL'ORDINE DEI MEDICI
Gianmario Leone incorre poi in una serie di inesattezze scientifiche quando scrive che il codice 048 viene assegnato anche quando vi è "un'ipotesi di carcinoma". Leone è stato smentito dal dott. Cosimo Nume, presidente dell'Ordine dei Medici di Taranto, che ha dichiarato: "Certamente chi è titolare di quel codice è ammalato di cancro. Su questo non ci sono dubbi. Il resto è un calcolo matematico". Abbiamo ricevuto in questi giorni commenti di autorevoli medici che hanno ulteriormente contestato e smentito le inesattezze di Leone che arriva a parlare di "superamento positivo della malattia" quando ci sono recidive che giungono purtroppo anche dopo vent'anni; comunque rimanere sempre all'erta a fare i controlli per anni e anni con il codice 048 - pur sperando in un superamento positivo della malattia - non significa essersi lasciati definitivamente la malattia alle spalle.  Le affermazioni di Leone hanno suscitato rabbia e sconcerto ad esempio fra chi è stato stomizzato per un cancro. Essere stomizzati significa restare incontinenti 24 ore su 24 e vivere con apposite sacche adesive per la raccolta delle feci ed urine. Dopo l’intervento chirurgico, al rientro a casa, significa vivere e lavorare con una incontinenza uro-fecale e notevoli disagi. Forse quelli non andrebbero conteggiati fra gli 8916 malati di tumore di Taranto?

IL DIRITTO DI DIFFONDERE QUEI DATI
Ma soprattutto Gianmario Leone, oltre alle suddette affermazioni, ha anche messo in dubbio il diritto di PeaceLink di rendere pubblici i dati scottanti della ASL dichiarando: "Chi ha dato il permesso a PeaceLink di diffondere quei dati?" Non lo ha fatto sul Manifesto ma sul giornale per cui scrive: TarantoOggi. Gianmario Leone è infatti solito attaccare in vario modo il lavoro di PeaceLink e ci addolora vedere che usi il Manifesto come "protesi" per le sue polemiche contro di noi. Leone ha cercato vari appigli per depotenziare e smontare la nostra denuncia sui malati di cancro a Taranto e lo ha fatto arrivando a chiedere chi ci avesse dato il "permesso". Il permesso non lo dobbiamo chiedere a nessuno e in tutta la nostra storia abbiamo diffuso dati "senza permesso", dalla mappa dei bombardamenti dell'uranio impoverito, ai piani di emergenza per i sommergibili nucleari in Italia, ai dati della diossina.

LA MIA LETTERA ALL'ORDINE DEI GIORNALISTI
Di fronte a queste posizioni di Leone mi sono rivolto all'Ordine dei giornalisti scrivendo: "Il diritto alla diffusione libera dell'informazione non può essere sottoposto ad autorizzazione e non può essere compresso, tanto meno tale autorizzazione può essere invocata da un giornalista che è legato ad una serie di doveri, fra cui quello di "rispettare, coltivare e difendere il diritto all'informazione di tutti i cittadini", come recita la Carta dei Doveri del Giornalista". Il testo integrale della lettera è su http://www.peacelink.it/ecologia/a/39012.html
Ritengo molto grave che Leone - che fa da corrispondente per il Manifesto - redarguisca un'associazione che cerca e diffonde informazioni "senza permesso" ma vere e incontestabili, di alto valore morale e civile, oltre che informativo e giornalistico.


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