No alla cancellazione dal palinsesto RAI della trasmissione “Buongiorno Europa”
Al Presidente della Rai Paolo Garimberti
Al Consiglio di Amministrazione della Rai
E per conoscenza alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e all'Usigrai
Riteniamo tale decisione estremamente grave. Se confermata, essa ridurrà ulteriormente i diritti all’informazione in Italia, una situazione negativa attestata dall’organizzazione indipendente Freedom House1 che pone il nostro paese al 72° posto nella graduatoria del 2010 al pari di Benin, Hong Kong e India giudicati paesi solo “parzialmente liberi”.
Rileviamo che, nonostante il fatto che l’Unione Europea giochi un ruolo sempre più importante nella vita dei cittadini europei e dunque italiani, le notizie sull’Europa trovano invece pochissimo spazio nei media e sulla stampa in Italia. A tal riguardo l’Osservatorio di Pavia in un monitoraggio condotto su un campione di ventuno emittenti radiotelevisive ha rilevato che il tempo dedicato alle notizie relative all’Ue è solo il 3 per cento del totale monitorato e che Rai3 è stato il canale più impegnato nel diffondere informazioni sull’Europa.
E’ probabilmente superfluo ricordare che l’Italia è un paese membro fondatore dell’Ue e che è essenziale che i suoi cittadini siano correttamente ed adeguatamente informati sul ruolo dell’Europa in Italia e sul ruolo dell’Italia in Europa.
Il Presidente Napolitano ha recentemente ribadito che “è giunto per tutti il momento di riconoscere che nessuno Stato europeo, nemmeno i più forti e i più ricchi di tradizioni storiche, persino imperiali, nemmeno i più ricchi ed economicamente avanzati, nessuno potrà con le sue sole forze contare come nel passato se non contribuendo a costruire un'Europa più unita, efficiente e dinamica;” e che “ci vuole però una nuova generazione di leader che abbia visione e coraggio per portare avanti l'integrazione di cui abbiamo assoluto bisogno. Questa generazione di leader non può nascere per miracolo ma solo grazie ad una vasta mobilitazione della società civile e politica”.
Tenuto conto che la società civile e quella politica non possono formarsi in un contesto in cui l’informazione sia ridotta, parziale e non plurale, chiediamo che la trasmissione “Buongiorno Europa” venga mantenuta nel palinsesto della Rai.
Primi firmatari (adesioni aggiornate al 16 settembre):
Primi firmatari (aggiornamento di giovedì 16 settembre) :
Paolo Acunzo, vicesegretario Movimento Federalista Europeo (MFE)
Vittorio Agnoletto, ex parlamentare europeo
Giovanni Allegretti, Università di Coimbra
Giuseppe Allegri, Precarious United
Giorgio Anselmi, Segretario MFE
Michele Ballerin, Giampiero Bordino, Eliana Capretti, Vittorio Cidone, Piergiorgio Grossi, Emanuele Itta, Francesca Lacaita, Daniela Martinelli, Fabrizio Masini, Francesco Masina, Angelo Morini, Antonio Mosconi, Francesco Pigozzo, Cristina Ronzitti, Deanna Serantoni Donatini, Paolo Maccari, Mario Sabatino, Giulio Saputo, Damiana Venturelli, Lino Venturelli, Santa Vetturi, Arnaldo Vicentini, MFE
Marco Barbetta, Università di Verona
Tobia Bassanelli, Webgiornale - Notiziario della comunità italiana in Germania
Paolo Beni, Presidente ARCI
Brando Benifei, Vicepresidente ECOSY
Gian Franco Benzi, Direttivo Tavola della Pace
Raffaella Bolini, Vicepresidente Forum Civico Europeo
Grazia Borgna, Direttore Centro Einsiein di Studi Internazionali
Maria Pia Bozzo Ferraris, Aiccre Liguria
Giuseppe Bronzini, Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa
Michele Buono, Autore televisivo
Pietro Caruso, Direttore rivista "Il Pensiero Mazziniano"
Roberto Castaldi, Centro Studi, formazione e documentazione sull'Unione Europea (CESUE)
Alessandro Cavalli, Eustory
Raffaella Chiodo Karpinsky, Coordinatrice Sdebitarsi
Michele Ciavarini Azzi, Union of European Federalists, Belgio
Chiara Cipolletta, Presidente Gioventu’ Federalista Europea (GFE)
Lisa Clark, Beati i Costruttori di Pace
Štefan Cok, Studente componente Assemblea Nazionale PD
Emilio Cornagliotti, Segretario Regionale MFE piemontese
Pier Virgilio Dastoli, Consigliere per gli affari europei del Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome
Liliana Digiacomo, Segretaria regionale pugliese Movimento Fedralista Europeo
Roberto Di Giovan Paolo, Senatore della Repubblica
Alex Foti, Euromayday
Stefano Fragasso, studente universitario
Monica Frassoni, Presidente Verdi Europei
Giuseppe Giulietti, Portavoce Articolo 21
Sandro Gozi, capo gruppo PD Commissione per le politiche dell’UE, Camera dei deputati
Maurizio Gubbiotti, Responsabile Dipartimento Internazionale Legambiente
Carlo Gubitosa, PeaceLink
Federico Orlando, Presidente Articolo 21
Beppi Lamedica, Presidente di Veneto Liberale
Ariane Landuyt, ordinario di Storia contemporanea e Cattedra Jean Monnet di Storia dell'integrazione europea Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli studi di Siena
Giuliana Laschi, Università di Bologna
Lucio Levi, Presidente MFE
Antonio Longo, Direttore del Circolo di cultura politica “Altiero Spinelli - Milano
Edda Magnani, Presidente del Comitato per i Gemellaggi di Montale - Pistoia
Luigi Vittorio Majocchi, Presidente del Centro di Studi storico-politici sul federalismo e l'unificazione europea "Mario Albertini" Università di Pavia
Lorenzo Marsili, European Alternatives
Federica Martiny, Segretaria GFE Pisa
Francesco Martone, Comitato scientifico SEL
Michele Mascella, Presidente ANPI Gallarate
Giovanna Melandri, Association Européenne Des Einseignants - MFE Faenza
Guido Montani, Vicepresidente Union of European Federalists
Domenico Moro, Direttore Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli
Roberto Musacchio, SEL
Liana Novelli Glaab, Presidente Coordinamento Donne Italiane di Francoforte
Antonio Padoa Schioppa, Presidente del Circolo di cultura politica “Altiero Spinelli - Milano
Roberto Palea, Presidente Centro Einstein Studi Internazionali
Vincenzo Pillai, segreteria regionale Rifondazione Comunista Sardegna
Paolo Ponzano, Consigliere speciale del VP della Commissione europea Sefcovic. Senior Fellow all'Istituto Universitario Europeo di Fiesole
Carla Ronga, Direttrice Paneacqua
Valentina Ruberto, studentessa università di Modena
Raffaele Salinari, Presidente Terre des Hommes International
Pietro Soldini, Responsabile Immigrazione CGIL Nazionale
Enzo Strazzera, Consigliere della Provincia di Cagliari
Alfonso Sabatino, Segretario Federazione regionale piemontese AICCRE
Chiara Savino
Alessandra Tarquini, Onu - Campagna del Millennio
Nicola Vallinoto, World Federalist Movement
Simone Vannuccini, Segretario GFE
Vincenzo Vita, Senatore della Repubblica
Lamberto Zanetti, Presidente Istituto di Studi sul Federalismo e l'Unità Europea Paride Baccarini
Valerio Zanone, Presidente del Cconsiglio italiano del Movimento Europeo
Padre Alex Zanotelli, Missionario Comboniano
Per informazioni sull'appello e adesioni: cell. +39.347.0359693, email: ufficiostampa@mfe.it
___________________________________________________________________________
Il Movimento Federalista Europeo (www.mfe.it)
Il Movimento Federalista Europeo è stato fondato a Milano il 27-28 agosto 1943 da un gruppo di antifascisti raccolti intorno ad Altiero Spinelli. I principi sulla base dei quali esso è nato sono contenuti nel Manifesto di Ventotene, elaborato nel 1941 dallo stesso Spinelli, con la collaborazione di Ernesto Rossi e Eugenio Colorni. L'analisi e le proposte politiche contenute nel Manifesto si basano sulla presa di coscienza della crisi dello stato nazionale - ritenuto la causa principale delle guerre mondiali e dell'affermazione del nazifascismo - e sulla convinzione che solo il superamento della sovranità assoluta degli Stati attraverso la creazione di una Federazione europea avrebbe assicurato la pace in Europa. L’MFE si differenzia radicalmente dai modelli normali di organizzazione politica, i partiti e i gruppi di pressione. Diversamente dai gruppi di pressione, che cercano solo vantaggi particolari per gruppi particolari senza modificare necessariamente l'assetto dei poteri costituiti e a differenza dei partiti, che hanno come quadro privilegiato di azione il quadro nazionale, l’MFE esercita un’iniziativa politica autonoma rivolta alla fondazione di uno Stato nuovo, la Federazione europea.
Il 21 maggio 2006 in occasione della sua prima visita ufficiale a Ventotene il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano dichiarò che “per rilanciare l’idea di Europa c’è bisogno dell’impulso dei giovani, il cui sentire europeo si è fatto naturale e profondo, e nell’avanguardia della Gioventù Federalista Europea ( la sezione giovanile del Movimento Federalista Europeo) la molla più forte”.
Movimento Federalista Europeo
Sezione italiana dell'Unione Europea dei Federalisti e del World Federalist Movement
Via Poloni, 9 - 37122 Verona - Tel. e fax ++39 045 8032194
Articoli correlati
- Sullo sfondo emerge il grande business della guerra
Fame, bombe e sfollamenti forzati: queste le armi del governo israeliano contro Gaza, Libano e…
Netanyahu ha bombardato ospedali e scuole, fatto morire di fame bambini, distrutto infrastrutture e alloggi e reso la vita invivibile a Gaza22 ottobre 2024 - Rossana De Simone - Da settembre di quest’anno
Da Roma a Parigi, nasce in Europa la Rete ebraica per la Palestina
A Parigi, nel marzo 2024, 20 gruppi ebraici provenienti da 14 Paesi europei si sono incontrati per la prima volta durante un convegno internazionale in solidarietà alla Palestina. Da lì è iniziato un percorso comune, sotto l’ombrello di European Jewish for Palestine (Ejp).9 ottobre 2024 - Redazione Pressenza Italia - Appello contro la “banalizzazione del nucleare”
75esimo Summit della NATO a Washington: non solo il ritorno degli euromissili
L’esercizio di queste capacità avanzate deve servire a dimostrare l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della NATO e il suo contributo alla deterrenza integrata europea25 luglio 2024 - Rossana De Simone - Dobbiamo indagare alle radici del fenomeno o non lo risolveremo mai
Razzismo istituzionalizzato e razzismo sistemico in Italia
Non permettiamo che le istituzioni siano così disumane! CPR, profilazione razziale, tempi biblici della burocrazia che costringono migliaia di persone a vivere senza cittadinanza italiana; il tokenismo, il minority stress. Il razzismo disumanizza anche chi si trova in posizione di privilegio.24 giugno 2024 - Maria Pastore
Commenti
Inserisci il tuo commento - 1 commenti