"L'Ilva ha i mesi contati"
"Il ruolo pubblico, e quindi quello di Cassa depositi e prestiti, è decisivo. Per questo riteniamo ci debba essere una piena assunzione di responsabilità da parte del Governo".
Questo è stato detto al convegno della CGIL a Taranto.
Ricordiamo alla CGIL che nella Cassa depositi e prestiti (CDP) ci sono i risparmi postali degli italiani. E che lo Statuto non consente di impiegare quel denato in attività che non producano utili ai risparmiatori.
"Per legge e per statuto, CDP può investire soltanto in società in condizione di stabile equilibrio economico, finanziario e patrimoniale, con adeguate prospettive di crescita e redditività. Il salvataggio di aziende in crisi, che fu all’origine della creazione dell’IRI e della GEPI, non rientra dunque nel perimetro delle attività di CDP". Questo è stato detto dall'ex presidente di CDP Bassanini.
Attualmente l'ILVA produce 2 milioni e mezzo di perdite al giorno, lo scrive il Corriere della Sera, e ricorrere alla Cassa depositi e prestiti per tamponare le perdite è un'operazione eticamente, oltre che legalmente, inaccettabile.
Se l'ILVA perde 2 milioni e mezzo di euro al giorno, dividendo per 15 mila lavoratori il risultato è 166 euro per ogni operaio al giorno. In altri termini noi paghiamo (con aiuti di Stato) 166 euro a operaio ogni giorno per mantenerlo a produrre e a inquinare. Pura follia. Se proprio vogliamo spendere 2 milioni e mezzo di euro al giorno, potremmo dare ad ogni operaio 166 euro come paga giornaliera per lavori di utilità sociale? Forse con quella cifra potremmo dare lavoro ad un lavoratore dell'Ilva e a un disoccupato assieme.
Che ne pensa la CGIL?
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