Dal sito

  • Cultura
    La Comunità dell’Arca propone un’etica dell’obiezione di coscienza per i nostri tempi

    Un nuovo Quaderno Satyāgraha per rilanciare la nonviolenza attiva

    Il cuore del libro è un messagggio semplice: non basta dire “no” alla guerra, serve praticare una via diversa. Una via che parta dalla lezione di Gandhi: la nonviolenza come atto costruttivo e non solo oppositivo. Una via seguita dalla Comunità dell’Arca, fondata da Lanza del Vasto.
    17 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Ecologia
    La corsa agli armamenti salverà il pianeta?

    Gli "ambientalisti" in Francia e "l'ecologia di guerra"

    Cos'è questa strana "ecologia della guerra" che promette di salvare il pianeta dotandosi di sempre più mezzi per distruggerlo?
    17 aprile 2025 - Vincent Rissier
  • Taranto Sociale
    L'era dei primi home computer

    Quando a Taranto nacquero i corsi di alfabetizzazione informatica

    Quel 1982 era l'alba dell'alfabetizzazione informatica in Italia, in un contesto di grande curiosità verso le nuove tecnologie. L'iniziativa dell'ARCI di Taranto rappresentò un tentativo di abbinare la conoscenza dei computer a una riflessione critica sul ruolo dell'informatica nella società.
    17 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Latina
    Luisa González e Revolución Ciudadana denunciano brogli e non riconoscono la vittoria di Noboa

    Presidenziali Ecuador: la frode nell’urna

    L’ingombrante presenza Usa, la dichiarazione dello stato d’assedio a poche ore dal voto, la forza dei gruppi di pressione appartenenti all’oligarchia e ai settori più oltranzisti del cattolicesimo hanno consegnato una dubbia vittoria a Daniel Noboa nel ballottaggio del 13 aprile scorso.
    15 aprile 2025 - David Lifodi
  • Pace

    Guerravelox. A quale velocità stiamo andando verso una nuova guerra?

    Il 2 aprile 2025, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione “sull’attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune – relazione annuale 2024”. C'è da aver paura.
    14 aprile 2025 - Riccardo Muzi
  • "Noi siamo semplicemente contro l'idea di ammazzare altre persone. Noi crediamo che non ci sia ragione al mondo per ammazzare qualcuno", grida Gino Strada dal palco.
    "Noi siamo semplicemente contro l'idea di ammazzare altre persone. Noi crediamo che non ci sia ragione al mondo per ammazzare qualcuno", grida Gino Strada dal palco.
  • Gino Strada: "E per essere chiari voglio dire che Emergency ha subito violenza non soltanto in Afghanistan ma anche in Italia. E noi siamo contro la violenza, anche contro quella esercitata contro di noi. Politici e alcuni pseudo giornalisti si sono impegnati a fondo per lanciare calunnie e infamità su Emergency e sul suo personale. A una bugia sconfessata è seguita un'altra bugia".
    Gino Strada: "E per essere chiari voglio dire che Emergency ha subito violenza non soltanto in Afghanistan ma anche in Italia. E noi siamo contro la violenza, anche contro quella esercitata contro di noi. Politici e alcuni pseudo giornalisti si sono impegnati a fondo per lanciare calunnie e infamità su Emergency e sul suo personale. A una bugia sconfessata è seguita un'altra bugia".
  • Gino Strada: "Vorrei dirvi anche che in questi giorni, oltre all'aggressione, Emergency ha visto la solidarietà. Direi forse meglio... l'affetto... la percezione di quanto è importante quello che sta facendo Emergency in Afghanistan. Sono stati davvero tantissimi".
    Gino Strada: "Vorrei dirvi anche che in questi giorni, oltre all'aggressione, Emergency ha visto la solidarietà. Direi forse meglio... l'affetto... la percezione di quanto è importante quello che sta facendo Emergency in Afghanistan. Sono stati davvero tantissimi".
  • "Sono più di 10.000 gli Afghani che sono andati all'ospedale di Emergency nel Panshir per firmare questo appello "Io sto con Emergency"", dice Gino Strada dal palco.
    "Sono più di 10.000 gli Afghani che sono andati all'ospedale di Emergency nel Panshir per firmare questo appello "Io sto con Emergency"", dice Gino Strada dal palco.
  • Sabato 10 aprile 2010 militari afghani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.
    Sabato 10 aprile 2010 militari afghani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.
  • Sul palco anche Moni Ovadia per la manifestazione di Emergency.
    Sul palco anche Moni Ovadia per la manifestazione di Emergency.
  • Manifestazione di solidarietà per la liberazione dei volontari di Emergency detenuti in Afghanistan (Roma, Piazza San Giovanni, 17 aprile 2010).
    Manifestazione di solidarietà per la liberazione dei volontari di Emergency detenuti in Afghanistan (Roma, Piazza San Giovanni, 17 aprile 2010).
  • Vauro alla manifestazione di Emergency: "Sono testimone oculare, testimone d'accusa: negli ospedali di Emergency ci sono armi... schegge di mine, proiettili... tante armi nei corpi delle persone di cui i volontari si prendono cura".
    Vauro alla manifestazione di Emergency: "Sono testimone oculare, testimone d'accusa: negli ospedali di Emergency ci sono armi... schegge di mine, proiettili... tante armi nei corpi delle persone di cui i volontari si prendono cura".
  • Fiorella Mannoia con Emergency.
    Fiorella Mannoia con Emergency.
  • Dal palco le famiglie dei volontari di Emergency ne leggono alcune lettere, notizie e pensieri scritti alcuni giorni prima dell'arresto
    Dal palco le famiglie dei volontari di Emergency ne leggono alcune lettere, notizie e pensieri scritti alcuni giorni prima dell'arresto
  • Manifestazione di solidarietà per la liberazione dei volontari di Emergency detenuti in Afghanistan (Roma, Piazza San Giovanni, 17 aprile 2010).
    Manifestazione di solidarietà per la liberazione dei volontari di Emergency detenuti in Afghanistan (Roma, Piazza San Giovanni, 17 aprile 2010).
  • Gino Strada: "Noi non stiamo da nessuna parte..e curiamo tutti. Tutti perché? Perché è un nostro deciso dovere di medici e la nostra etica professionale è rispettosa di tutti i trattati internazionali. E' rispettosa della Convenzione di Ginevra. E' rispettosa della nostra coscienza civile, di esseri umani. Per cui crediamo di avere non il diritto ma di avere anche il dovere di curare talebani e non talebani, talebini e taleboni, Osama e Obama".
    Gino Strada: "Noi non stiamo da nessuna parte..e curiamo tutti. Tutti perché? Perché è un nostro deciso dovere di medici e la nostra etica professionale è rispettosa di tutti i trattati internazionali. E' rispettosa della Convenzione di Ginevra. E' rispettosa della nostra coscienza civile, di esseri umani. Per cui crediamo di avere non il diritto ma di avere anche il dovere di curare talebani e non talebani, talebini e taleboni, Osama e Obama".
  • Gino Strada: "Penso che gli italiani ripudino la guerra. Io credo nella Costituzione. E la Costituzione dice che l'Italia ripudia la guerra. Non i governi italiani: l'Italia, cioè noi. E noi la ripudiamo".
    Gino Strada: "Penso che gli italiani ripudino la guerra. Io credo nella Costituzione. E la Costituzione dice che l'Italia ripudia la guerra. Non i governi italiani: l'Italia, cioè noi. E noi la ripudiamo".
  • Gino Strada: "Avremo operato anche qualche Talebano? Certamente si. Qualche terrorista? Sicuramente! Qualche soldato Afghano. Certo! Qualche soldato non Afghano? Certo! Ma soprattutto abbiamo operato gente innocente. Gente che è stata fatta a pezzi dal terrorismo e dalla guerra... dalla guerra al terrorismo... e che ha capito che guerra e terrorismo sono la stessa cosa, perché il terrorismo è la più devastante forma di guerra, e la guerra è la forma più devastante del terrorismo".
    Gino Strada: "Avremo operato anche qualche Talebano? Certamente si. Qualche terrorista? Sicuramente! Qualche soldato Afghano. Certo! Qualche soldato non Afghano? Certo! Ma soprattutto abbiamo operato gente innocente. Gente che è stata fatta a pezzi dal terrorismo e dalla guerra... dalla guerra al terrorismo... e che ha capito che guerra e terrorismo sono la stessa cosa, perché il terrorismo è la più devastante forma di guerra, e la guerra è la forma più devastante del terrorismo".

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    La Comunità dell’Arca propone un’etica dell’obiezione di coscienza per i nostri tempi

    Un nuovo Quaderno Satyāgraha per rilanciare la nonviolenza attiva

    Il cuore del libro è un messagggio semplice: non basta dire “no” alla guerra, serve praticare una via diversa. Una via che parta dalla lezione di Gandhi: la nonviolenza come atto costruttivo e non solo oppositivo. Una via seguita dalla Comunità dell’Arca, fondata da Lanza del Vasto.
    17 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
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    La corsa agli armamenti salverà il pianeta?

    Gli "ambientalisti" in Francia e "l'ecologia di guerra"

    Cos'è questa strana "ecologia della guerra" che promette di salvare il pianeta dotandosi di sempre più mezzi per distruggerlo?
    17 aprile 2025 - Vincent Rissier
  • Taranto Sociale
    L'era dei primi home computer

    Quando a Taranto nacquero i corsi di alfabetizzazione informatica

    Quel 1982 era l'alba dell'alfabetizzazione informatica in Italia, in un contesto di grande curiosità verso le nuove tecnologie. L'iniziativa dell'ARCI di Taranto rappresentò un tentativo di abbinare la conoscenza dei computer a una riflessione critica sul ruolo dell'informatica nella società.
    17 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
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    Luisa González e Revolución Ciudadana denunciano brogli e non riconoscono la vittoria di Noboa

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    L’ingombrante presenza Usa, la dichiarazione dello stato d’assedio a poche ore dal voto, la forza dei gruppi di pressione appartenenti all’oligarchia e ai settori più oltranzisti del cattolicesimo hanno consegnato una dubbia vittoria a Daniel Noboa nel ballottaggio del 13 aprile scorso.
    15 aprile 2025 - David Lifodi
  • Pace

    Guerravelox. A quale velocità stiamo andando verso una nuova guerra?

    Il 2 aprile 2025, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione “sull’attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune – relazione annuale 2024”. C'è da aver paura.
    14 aprile 2025 - Riccardo Muzi
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