Latina

Iniziativa della UITA (Unión Internacional de Trabajadores de la Alimentación) in difesa della salute dei lavoratori

Premiato dal presidente Napolitano chi ha fatto uso indiscriminato di pesticidi in Nicaragua

Organizzazioni internazionali sostengono la lettera della UITA contro l'onorificenza a Carlos Pellas Chamorro consegnata dal Presidente della Repubblica Italiana. E' un NO chiaro per i morti e gli ammalati di Chichigalpa. Sarebbero 2900 le vittime di Insufficienza Renale Cronica negli ultimi anni
8 agosto 2008
Giorgio Trucchi

Logo della Campagna IRC della UITA (© Rel-UITA)

Varie organizzazioni internazionali hanno firmato la lettera di protesta della Regionale Latinoamericana della UITA (Rel-UITA), per l'onorificenza "Ordine della Stella della Solidarietà Italiana" concessa dal Presidente della Repubblica italiana al signor Carlos Pellas Chamorro, presidente del Grupo Pellas e consegnata dall'ambasciatore italiano, Alberto Boniver, la scorsa settimana.

Secondo la Asociación Nicaraguense de Afectados por Insuficienca Renal Crónica (ANAIRC), sarebbero quasi 2.900 gli ex lavoratori delle piantagioni di canna da zucchero dell'Ingenio San Antonio, proprietà della Nicaragua Sugar Estates Ltd., impresa appartenente al Grupo Pellas, morti di Insufficienza Renale Cronica (IRC) negli ultimi anni.
La causa, sempre secondo gli ex lavoratori e le vedove della piccola cittadina di Chichigalpa, sarebbe l'uso indiscriminato di pesticidi effettuato dall'impresa di proprietà del Grupo Pellas e il conseguente inquinamento delle fonti d'acqua dell'intera zona. Si calcola che siano più di 3 mila gli ammalati di IRC nella zona.

La protesta della UITA per la consegna di questa alta onorificenza al Grupo Pellas da parte del presidente e del governo italiano è stata ripresa da altre organizzazioni internazionali.

La Rete di Solidarietà nordamericana Nicaragua Network si è detta "preoccupata per la salute dei lavoratori della canna da zucchero del Nicaragua e sostiene la lettera recentemente inviata al suo ufficio dalla UITA". Il documento che ripropone il testo della lettera della UITA è firmata da Katherine Hoyt, coordinatrice nazionale di Nicaragua Network.

La Associazione Nicaragua di Amburgo (Nicaragua Verein Hamburg e.V.), con una lettera inviata all'ambasciatore italiano dalla sua presidentessa, Martha Barstelmann, ha ricordato che "l'Associazione Nicaragua di Amburgo è un'organizzazione che a partire dalla sua fondazione nel 1984 lavora in solidarietà con il popolo del Nicaragua. Il nostro lavoro si concentra a León come città gemellata con Amburgo. Nonostante ciò, conoscendo i problemi esistenti in altre città, ci rivolgiamo a lei per comunicarle la nostra forte protesta per l'onorificenza concessa dal governo italiano al Sig. Carlos Pellas Chamorro, in quanto consideriamo questo gesto come un insulto al diritto alla salute dei lavoratori dell'Ingenio San Antonio, proprietà della Famiglia Pellas. Per questa ragione - continua la lettera - è nostro dovere sostenere i membri della ANAIRC nel loro sforzo per far rispettare i loro diritti. Ci uniamo inoltre alla lettera inviata dalla UITA, che fa propria la richiesta dei membri di ANAIRC affinché si degni di visitare e parlare con le vittime di questa mortale malattia".

Riprendendo i contenuti della lettera della UITA, la Federación Unitaria de Trabajadores de la Alimentación de Nicaragua (FUTATSCON) ha inviato una lettera all'ambasciatore italiano in Nicaragua dicendo che "la FUTATSCON fa proprio l'invito di ANAIRC che appare in un articolo che si sta diffondendo in Italia e nel mondo, affinché visiti Chichigalpa e parli con gli ammalati e le vedove, per potersi rendere conto di questa triste realtà, molto distante dalla responsabilità sociale imprenditoriale di cui parla il Grupo Pellas. La nostra organizzazione sindacale - continua la lettera - promuove i legami di fratellanza e solidarietà con le vittime della IRC ed esigiamo rispetto per la memoria di chi è morto a causa dell'uso indiscriminato di agrotossici nelle piantagioni di canna da zucchero del Grupo Pellas".

Anche l'Associazione Italia-Nicaragua ha immediatamente sostenuto la posizione della UITA, inviando all'ambasciata italiana in Nicaragua la traduzione della lettera in italiano e firmando come Coordinamento Nazionale.
Negli ultimi giorni sono poi arrivate le lettere di sostegno del Centro Ecuménico Antonio Valdivieso di Managua, del Collettivo Italia-Centro America (CICA) e della Associació Catalana de Brigadistes a Nicaragua-Sandino di Barcellona, Spagna.

Contemporaneamente, gli articoli pubblicati nei giorni scorsi e la stessa lettera della UITA sono stati tradotti in varie lingue, diffusi in rete e ripresi da molti siti e mezzi di comunicazione in Italia, Europa e in America Latina.

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