Legami di ferro

Un libro per raccontare una lotta internazionale

Legami di ferro

La nostra missione, il nostro progetto, il libro che racconta una storia che dal quartiere Tamburi di Taranto arriva fino alla foresta amazzonica brasiliana
19 febbraio 2015

Piquiá de Baixo

Dall'alleanza con i missionari comboniani, che ci hanno trasmesso forza, speranza e voglia di continuare a far sentire la nostra voce, dal filo di fumo rosso che unisce la città di Taranto a Piquiá de Baixo, dal legame di fratellanza e solidarietà che si è creato tra popolazioni così diverse e distanti tra loro, è nato un libro. Un libro che parla di Vale e Ilva, di Taranto e Piquiá de Baixo, di inquinamento e resistenza, storie di malattie e voglia di vivere, di ricostruire, parla di idee, speranze, coraggio e determinazione.
Un libro che vuole essere un ponte, capace di attraversare l'oceano e unire le voci, i cuori, le lotte.

“Questo libro nasce da un viaggio, da una missione del cuore, che ci ha portati dall’altra parte del mondo a confrontarci con popoli tanto lontani da noi eppure, così incredibilmente vicini. Parla di legami di ferro, sporchi e inquinanti come quel minerale che dal Brasile arriva fino a Taranto, a ricoprire e contaminare ogni cosa ma, anche, dei legami ben più solidi e inattaccabili che si sono creati tra le persone. Legami nati dalla consapevolezza di vivere lo stesso dramma, dalla stessa voglia di rivalsa nei confronti di un sistema non più sostenibile e dalla stessa sete di giustizia. Legami veri, che niente e nessuno potrà spezzare. E’ un libro che parte da lontano, dalle miniere del Carajas in Brasile per arrivare fino al quartiere Tamburi di Taranto e che speriamo possa far conoscere, riflettere e toccare i cuori di tante persone. Perchè il diritto alla salute, il diritto a vivere in una città sana, il diritto alla vita, non devono avere bandiere, nè confini”.

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