Umberto Santino, Presidente del Centro Impastato di Palermo, per Carlo Ruta
Esprimo la solidarietà mia e del Centro Impastato per la persecuzione che subisce Carlo Ruta per la sua attività di studio e di denuncia.
Purtroppo questo è anche il frutto del'isolamento in cui si svolge il lavoro di chi va controcorrente. Per le condanne mia e di Claudio Riolo, in seguito alle citazioni dell'ex ministro Calogero Mannino e dell'ex Presidente della provincia di Palermo Francesco Musotto, abbiamo promosso una campagna per la libertà di stampa e di ricerca nella lotta alla mafia. Abbiamo promosso la costituzione di un Fondo di solidarietà, che ha raccolto fondi per affrontare le spese giudiziarie, e organizzato iniziative di confronto e riflessione, proponendo di togliere alla magistratura la competenza per cause di diffamazione, affidandole a un giurì d'onore, e di abolire le sanzioni pecuniarie, sostituendole con altre misure, come la replica, la ristampa ecc. Purtroppo queste proposte non sono state accolte.
Recentemente c'è stato un fatto positivo: la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato lo Stato italiano, riconoscendo a Riolo, che era stato condannato anche dalla Cassazione, l'esercizio del diritto di critica. Io, dopo due sentenze assurde, mi ero fermato all'appello, per sfiducia nei confronti della giustizia italiana.
Dopo la sentenza della Corte europea abbiamo proposto di riprendere l'impegno per la libertà di stampa e di ricerca, ma senza apprezzabili riscontri. Si possono trovare i materiali sul nostro sito: www.centroimpastato.it, alla pagina "Libertà di ricerca".
Il Centro Impastato è totalmente autofinanziato. A titolo personale verserò un contributo di 100 euro per sostenere le spese giudiziarie, ma il problema è superare l'isolamento, anche tra noi che cerchiamo di percorrere strade alternative di informazione e di ricerca.
Articoli correlati
Intervista a Carlo Ruta sui coni d’ombra, la mafia, la democrazia
13 luglio 2009 - Angela Allegria- Insulti e connivenze quotidiane
Avvelenati anche ad Agosto
Carlo ruta, Pino Maniaci, i cittadini campani, vicentini, abruzzesi. La testa non s’abbassa mai. E chi la dignità l'ha venduta ti chiede: ma chi ti paga?6 agosto 2008 - Alessio Di Florio
Sociale.network