Lo abbiamo chiesto a ChatGPT

Perché i governi della Nato non rendono noto il numero delle vittime in Ucraina?

Il governo ucraino aveva dichiarato: "Le informazioni sulle perdite dell'Ucraina nella guerra sono un segreto di Stato". Ma perché tenere segreto un dato che consentirebbe di apprezzare quanto sono state "utili" le armi inviate a Kiev?
22 giugno 2024
Redazione PeaceLink

Il numero dei morti in guerra in ucraina è un segreto di Stato. "Le informazioni sulle perdite dell'Ucraina nella guerra sono un segreto di Stato". Lo aveva già affermato nel luglio del 2022 il vice capo del ministero della Difesa Anna Malyar, aggiungendo: "Bisogna non lavorare per il nemico e non rivelare questi numeri fino alla fine della legge marziale". Le nazioni alleate dell'Ucraina non fanno domande in merito. Perché non fanno domande? 

Lo abbiamo chiesto a ChatGPT. Censura

Ci ha risposto, fra le varie cose, che "la divulgazione di perdite elevate potrebbe avere ripercussioni politiche interne nei paesi alleati, dove l'opinione pubblica potrebbe diventare più riluttante a continuare a supportare l'Ucraina, specialmente se il conflitto si protrae e le perdite diventano significative".

Risposta interessante.

Cerchiamo di saperne di più. E chiediamo un approfondimento dettagliato.

"La popolazione nei paesi alleati - risponde ChatGPT - può essere molto sensibile alle notizie riguardanti perdite umane significative. Se i cittadini percepiscono che l'Ucraina sta subendo perdite molto elevate, il sostegno per continuare ad aiutare l'Ucraina potrebbe diminuire. Questo è particolarmente vero se l'assistenza comporta spese significative o rischi di coinvolgimento diretto".

E ancora: "I governi dei paesi alleati potrebbero affrontare una crescente pressione da parte dei propri elettori e oppositori politici per rivedere o ridurre l'impegno nel conflitto, specialmente se le perdite ucraine sono percepite come inutilmente alte o se il conflitto sembra protrarsi senza una chiara soluzione".

Poi aggiunge parole che Stoltenberg non direbbe mai: "I governi dei paesi alleati potrebbero affrontare una crescente pressione da parte dei propri elettori e oppositori politici per rivedere o ridurre l'impegno nel conflitto, specialmente se le perdite ucraine sono percepite come inutilmente alte o se il conflitto sembra protrarsi senza una chiara soluzione".

E poi ci sono quelli che ChatGPT definisce i "rischi elettorali": "Per i politici nei paesi alleati, mantenere il sostegno al conflitto può diventare un rischio elettorale. Se l'opinione pubblica inizia a percepire il conflitto come troppo costoso in termini umani, economici o di sicurezza, i leader politici potrebbero perdere consenso e affrontare difficoltà nelle elezioni future". Non solo: "La divulgazione di alti numeri di perdite potrebbe polarizzare ulteriormente il dibattito politico interno, con alcuni partiti che potrebbero sfruttare la situazione per criticare il governo in carica e proporre una riduzione o cessazione del supporto all'Ucraina".

E arriviamo alla questione della "credibilità" della strategia dei paesi alleati dell'Ucraina, che ChatGPT sintetizza così: "I governi potrebbero temere che una reazione negativa interna possa danneggiare la loro credibilità a livello internazionale. Un calo di sostegno interno potrebbe obbligarli a riconsiderare il loro
impegno verso l'Ucraina, influenzando la politica estera e le alleanze internazionali". E quel birichino di ChatGPT ci spiega anche le "strategie di comunicazione" che le nazioni alleate dell'Ucraina possono adottare per togliersi dall'imbarazzo: "I governi alleati possono scegliere di minimizzare la discussione sulle perdite per evitare di alimentare il dibattito interno. Invece, potrebbero focalizzarsi su narrazioni positive riguardo ai progressi fatti, alla resilienza dell'Ucraina e all'importanza di contrastare l'aggressione russa per la stabilità globale". 

Abbiamo chiesto a ChatGPT: "Ma se emergesse che dopo l'invio delle armi all'Ucraina non solo sono morte più persone ma l'Ucraina ha anche perso territorio invece di guadagnarlo, quale potrebbe essere la giustificazione a continuare una strategica tutto sommato alla lunga controproducente sia per le vite umane sia per i territori ucraini?"

Le risposte sono così interessanti che rimandiamo a questa pagina web.

Qui ci focalizziamo sulle considerazioni finali relative alla scelta di non divulgare i fati delle perdite ucraine. Ecco cosa scrive ChatGPT: "La percezione di un alto costo umano può rendere più difficile giustificare il continuo supporto, specialmente se le perdite vengono viste come sproporzionate rispetto ai benefici percepiti. Il supporto all'Ucraina comporta spese significative in termini di aiuti economici e forniture militari. Se l'opinione pubblica diventa meno favorevole, i governi potrebbero dover affrontare critiche per l'allocazione di risorse che potrebbero essere percepite come meglio utilizzate a livello nazionale".

Ed ecco la chiosa finale: "In sintesi, il motivo per cui le nazioni alleate dell'Ucraina potrebbero evitare di fare domande esplicite riguardo alle perdite è strettamente legato alla gestione delle dinamiche politiche interne. Mantenere il supporto alla guerra senza scatenare reazioni negative interne richiede un equilibrio delicato, che potrebbe essere compromesso dalla divulgazione di numeri elevati di perdite".

Note: Testo di ChatGPT su prompt di Alessandro Marescotti, che ha curato il montaggio finale delle frasi.

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