Aiuti ed esperienza nel Kurdistan iracheno
Il quotidiano "La Nazione" ospita quest'oggi 2 gennaio, un lungo articolo in merito nella pagina fiorentina. Il dottor Giampaolo Biti, radioterapista oncologico dell'ospedale di Careggi che dirigerà il team in territorio iracheno, sottolinea come, a fronte di una struttura già presente ed abbastanza attrezzata sita nella città di Suleimaniya, manchi nel personale locale una corretta informazione e specializzazione. Uno degli scopi della mission sanitaria fiorentina sarà quindi orientato alla formazione di operatori, in modo poi da dar loro la necessaria autonomia e la possibilità di insegnare a loro volta ai medici locali. Un indubbio vantaggio per l'intera popolazione del Kurdistan iracheno, che per le terapie oncologiche (e son patologie purtroppo frequenti in un territorio tuttora inquinato dagli agenti bellici e chimici del recente passato) deve tuttora affidarsi a costosi "viaggi della speranza" nelle nazioni confinanti.
“La cooperazione - afferma la presidente della Commissione Pace del Comune, Susanna Agostini - è fondamentale per creare la pace a vari livelli e le istituzioni svolgono un ruolo fondamentale per mettere in relazione i saperi. Questo è un momento importante di verifica della concretezza del lavoro di cooperazione che stanno svolgendo Mayors for Peace e International Peace Bureau-Italia. Quando si trova il denominatore comune della volontà e delle potenzialità di operatori di pace e istituzioni, si crea la risposta immediata ai bisogni impellenti. La sinergia vera si realizza quando si riesce a interfacciarsi con realtà differenti e si mettono in relazione i bisogni con i saperi. Così nasce l’amicizia eterna fra i popoli”
Ed è una “reazione a catena” in positivo che continua.
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