Manning e il nostro silenzio
''La notizia della condanna di Bradley Manning è devastante. Se noi stessi non possiamo più alzare la voce contro l'ingiustizia, chi lo farà? Come potremo mai andare avanti?''.
Queste parole non sono di un intellettuale di grido o di un Premio Nobel per la Pace.
Sono invece le parole della cantante Lady Gaga che ha commentato su Twitter - per i suoi 40 milioni di followers - la condanna di Bradley Manning. Se fate un giro per i siti pacifisti e umanitari italiani non troviamo quasi nulla. E' una cosa che ci dovrebbe far vergognare. Un giovane di 25 anni rovina la sua vita - beccandosi 35 anni di carcere - per rivelare le brutalità della guerra americana e noi non facciamo quasi nulla per sostenerlo? Il caso è molto simile a quello di Vanunu - il tecnico che fu incarcerato e isolato a lungo per aver documentato l'esistenza dell'arsenale nucleare israeliano - su cui per anni è calato un imbarazzante velo di silenzio.
Snowden rischia di fare la stessa fine di Manning, e solo l'asilo politico della Russia - fornito per un anno - lo sta ponendo in salvo.
Siamo in presenza di prigionieri di coscienza e di un disegno vergognoso per tappare la bocca a chi parla.
E noi che facciamo?
Il nostro silenzio di certo non li aiuta.
Appello per Manning http://www.peacelink.it/pace/a/38466.html
Chi è Manning http://it.wikipedia.org/wiki/Bradley_Manning
Il network internazionale che lo supporta http://www.bradleymanning.org
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