Angelo Vassallo, il sindaco pescatore
Il sindaco di Pollica* trucidato il 5 settembre, era orgoglioso d’essere il vice presidente di “Cittaslow”, la rete delle (per ora) 144 piccole città, sparse in 21 paesi del mondo. L’associazione, nata nel
Slow Food, in occasione dell’ottavo Salone del Gusto, l’ha ricordato in un commovente convegno a lui dedicato. Per meglio dire, più che un convegno, si è rivelato il riunirsi d’amici fraterni che di Angelo hanno raccontato come di un familiare molto amato. Il bel documentario di Piero Cannizzaro ci ha poi trasportato nella perla del Cilento: Pollica. Confida che è stato proprio il suo sindaco, grande ispiratore di quelle immagini e di quei dialoghi. Insieme con i massimi esponenti di Cittaslow e di Slow Food, il sindaco di Torino e Luigi Ciotti che, come ci dice, non poteva non esserci. Giusi, la figlia di Angelo, seduta in prima fila, ascoltava il ricordo del suo papà, la cui scomparsa è ancora per lei insostenibile, durissima da sopportare. Sul palco c’era Gabriella Mazziotti, per quasi 15 anni in giunta con Vassallo. Il sindaco a lei affidava i suoi “sogni”, la riteneva straordinaria nell’organizzare il massimo perché potessero avverarsi. Ai funerali lei dichiarò che ad armare una mano così orribile poteva essere stato “chiunque”, tra quelli cui Angelo disse “no”. Il momento più toccante si presentato quando Gabriella ha consegnato al presidente di Slow Food, l’ultimo -ma vedremo che ultimo non è- dono di Vassallo. Lui non amava i fiori recisi, ma solo quelli che stavano nei campi e nei giardini. In suo onore sono stati perciò raccolti fondi per Terra Madre: i fiori di Angelo. Carlin Petrini, commosso, ha così risposto che di quei mille orti in progetto per l’Africa, 20 saranno del sindaco pescatore che oggi, dopo il suo sacrificio, ben possiamo definire non solo più di mare, ma anche di uomini. Rivolgendosi a Giusi le ha promesso che da quelle terre e con quelle terre nasceranno altre vite e sarà lei a inaugurarle. Un motivo in più per essere certi che quell’uomo non morirà mai. Il suo coraggio e la sua umiltà devono poter esserci da esempio, mettendo radici e fruttificare.
La sua presenza, insieme con tutte (troppe) quelle come lui, costrette all’estremo sacrificio del bene più prezioso, all’unico scopo che quello di ciascuno di noi possa proseguire a esistere, dobbiamo sentirle e viverle tutti i giorni. E’ il dono che possediamo per sradicare mafia,'ndrangheta, camorra e tutti quegli altri immondi nomignoli che identificano quanto di più schifoso e indegno si sia ramificato sulla Terra degli Uomini.
Articoli correlati
- Il “c’era una volta” invoglia e alletta il gusto di tornare a “quella volta”…
Salone del gusto…e di tutti gli altri sensi
C’era una volta…E’ tra gli incipit che più sfruguglia il nostro “sesto senso” perché fornisce ottimi elementi per attivare i più concreti sensi del sapore, dell’ascolto, del tocco, del profumo, della vista.26 ottobre 2012 - Nadia Redoglia - Un sicario e tanti misteri
Il sindaco Vassallo. Due anni fa 9 colpi di pistola, nessun colpevole
Il mistero è ancora grande sul feroce omicidio del Sindaco di Pollica. Una delle zone più belle del Sud e un sindaco molto popolare: quattro mandati con il cento per cento dei voti all’ultima rielezione, uomo di mare, ambientalista24 settembre 2012 - Attilio Bolzoni, Dario Del Porto - Contro la mafia e la camorra, iniziativa a Taranto
In bicicletta per ricordare il sindaco di Pollica, barbaramente ucciso
Angelo Vassallo, domani i funerali9 settembre 2010 - Tarantociclabile
Sociale.network