Acqua: Game Over.
Alla fine il WWF aveva ragione. Quei terroristi degli ambientalisti, quelli che lanciavano allarmi mentre la classe politica rassicurava i cittadini preoccupati, non stavano sparando balle.
L'acqua dei pozzi della Val Pescara non poteva essere bevuta dalle persone. All'inizio di Gennaio in una lettera alla Sezione Regionale Abruzzese del WWF l'Istituto Superiore di Sanità ha confermato le conclusioni già riportate in altre circostanze. Definire la situazione scandalosa e dai risvolti inquietanti è dir poco.
All'arrivo della missiva l'associazione ambientalista ha prima tenuto una conferenza stampa, pochi giorni dopo, per informare la cittadinanza e il 26 gennaio, giornata di mobilitazione del Forum Sociale Mondiale, ha convocato un'assemblea pubblica a Pescara, insieme all'Abruzzo Social Forum e al Comitato MareLibero Pescara. Occasione nella quale Augusto De Sanctis, responsabile Acque del WWF Abruzzo, ha riepilogato tutta la vicenda. Iniziata, quasi casualmente, con le analisi fatte effettuare da un professore universitario di Chieti(poi grande sostenitore delle denunce del WWF) sull'acqua del rubinetto della casa del figlio. Analisi che hanno evidenziato, già allora, una situazione impietosa. Ma ancora più terribile l'altalena politica e giudiziaria che si è trascinata fino a pochi mesi fa. Pozzi chiusi dal Tar e riaperti dalle amministrazioni. Situazione incredibile nella quale la chiusura di tre pozzi non aveva effetti sul livello di fornitura idrica, e la chiusura di uno solo mandava in crisi tutto un comprensorio. Si è arrivati al paradosso nel quale gli enti preposti alla salute pubblica hanno scritto ad una associazione scrivendo che non erano attrezzati per confermare, o smentire, le loro analisi.
Parliamo di veri e propri veleni capaci, nell'insieme, di minare totalmente la salute di una persona. Le possibili conseguenze delle sostanze disciolte nelle acque comprendono tumori(ma non solo, si parla anche di possibili aborti) al fegato e gravi disturbi del sistema nervoso centrale. Ma per renderci conto di cosa è potuto accadere, di come ci siano responsabilità enormi, chiudiamo con una chicca emblematica. Gli enti responsabili sono stati richiamati, alcuni anni fa ormai, perché mescolavano insieme acqua dei pozzi della Val Pescara con acqua proveniente da altre fonti, sostenendo che così venivano abbassati i livelli dei valori. Atto proibito dalla legge. La risposta è stata inappellabile: non vi è mescolamento, le acque vengono solo trasportate sulle stesse condutture...
La lettera dell'Istituto Superiore della Sanità
Blog del WWF Italia Sezione Provinciale di Chieti
Il dossier di Primadanoi.it
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