Sigilli al porto turistico di Francavilla

Stamane abbiamo assistito al compimento di quanto auspicato: il sequestro del porto turistico di Francavilla da parte della Guardia di Finanza.
28 ottobre 2009
Cristina Mosca - Ufficio Stampa Legambiente Abruzzo (ufficiostampa@legambienteabruzzo.it)

sigilli al porto turistico

Dopo costanti denunce negli ultimi anni, culminate con la bandiera nera del dossier Mare Nostrum 2007, Legambiente ha assistito stamane al compimento di quanto auspicato: il sequestro del porto turistico di Francavilla da parte della Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Chieti e del Ministero dell’Ambiente, e il sequestro di un chilometro dell’arenile alla foce a sud del fiume Alento.

«La costruzione di questo porto non ha alcun senso e non rientra nella corretta gestione del territorio – ricordano Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo, e Antonio Sangiuliano, presidente del Circolo Lgambiente di Francavilla “Le Diomedee” – Legambiente lo sosteneva già nel 2006 in sede di valutazione impatto ambientale. Goletta Verde, inoltre, ha sempre denunciato la presenza di sostanze inquinanti alla foce del fiume Alento e nel 2008 la stessa Arta ha riscontrato presenza di diossina. L’area nel 2003 è stata dichiarata SIN (sito di interesse nazionale), e da progetto “Saline e Alento” deve essere bonificata. Qualsiasi edificazione o movimento al suo interno senza un adeguato piano di caratterizzazione e di progetto di bonifica più complessivo, rischia di peggiorare la situazione. Non possiamo che accogliere il sequestro del porto come un risultato a lungo atteso ed invitare il Comune di Francavilla al Mare ad una corretta gestione del litorale ed al ripristino dei luoghi».

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