Sigilli al porto turistico di Francavilla
Dopo costanti denunce negli ultimi anni, culminate con la bandiera nera del dossier Mare Nostrum 2007, Legambiente ha assistito stamane al compimento di quanto auspicato: il sequestro del porto turistico di Francavilla da parte della Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Chieti e del Ministero dell’Ambiente, e il sequestro di un chilometro dell’arenile alla foce a sud del fiume Alento.
«La costruzione di questo porto non ha alcun senso e non rientra nella corretta gestione del territorio – ricordano Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo, e Antonio Sangiuliano, presidente del Circolo Lgambiente di Francavilla “Le Diomedee” – Legambiente lo sosteneva già nel 2006 in sede di valutazione impatto ambientale. Goletta Verde, inoltre, ha sempre denunciato la presenza di sostanze inquinanti alla foce del fiume Alento e nel 2008 la stessa Arta ha riscontrato presenza di diossina. L’area nel 2003 è stata dichiarata SIN (sito di interesse nazionale), e da progetto “Saline e Alento” deve essere bonificata. Qualsiasi edificazione o movimento al suo interno senza un adeguato piano di caratterizzazione e di progetto di bonifica più complessivo, rischia di peggiorare la situazione. Non possiamo che accogliere il sequestro del porto come un risultato a lungo atteso ed invitare il Comune di Francavilla al Mare ad una corretta gestione del litorale ed al ripristino dei luoghi».
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