Dichiarazione stampa di Abruzzo Social Forum e PeaceLink Abruzzo

Si faccia chiarezza sulla gestione della Protezione Civile

Non lasciamoci distrarre! Non concentriamo l'attenzione su elementi marginali della vicenda
16 febbraio 2010

L'Aquila, centro storico

Le indagini di questi giorni della procura di Firenze, che hanno portato anche ad un avviso di garanzia a Guido Bertolaso, massimo responsabile della Protezione Civile, mettono sotto accusa l'intero sistema degli appalti e della gestione delle emergenze da parte della Protezione Civile stessa. Autoritarismo, antidemocraticità, militarismo, mancanza di trasparenza e possibilità di controlli istituzionali sugli appalti e sull'intera gestione.

Tante sono le accuse che fin da giugno di questo anno l'Abruzzo Social Forum, alcuni comitati cittadini ed altri (una corposa documentazione si trova nel libro 'Potere assoluto' di Michele Accorsi) hanno lanciato alla dirigenza della Protezione Civile.
Durante le giornate della mobilitazione contro il G8 parlammo dello stravolgimernto delle più elementari garanzie democratiche quasi un colpo di stato strisciante, un modello autoritario di gestione della catastrofe che sarebbbe tornato utile per la gestione non solo di altre emergenze ma della stessa normalità politica.

Oggi rimbalzano sulla stampa le notizie su possibili giri di escort intorno al sottosegretario Bertolaso.
Si parla solo di responsabilità derivanti dalla emergenza o delle inqualificabili frasi di imprenditori amici. E i poteri forti del Governo, del potere istituzionale locale e di quello religioso sono stati solerti nel difendere tout-court "l'uomo della Provvidenza".

Non lasciamoci distrarre! Non concentriamo l'attenzione su elementi marginali della vicenda e non dimentichiamo mai che chi doveva rispondere alle esigenze di prevenzione e di protezione di una città che subiva da tempo scosse sismiche non poteva che essere la Protezione Civile e che questa prima del terremoto è stata completamente inadeguata e colpevolmente incapace.

Le indagini della Procura di Firenze siano l'occasione per fare chiarezza e fermare la deriva di un organismo importantissimo e preziosissimo ma che si è trasformato da un organo al servizio di un Paese ad uno al servizio del Governo di turno, in un organo istituzionale ad appannaggio di una sola persona e che sta diventando una spa adatta a privatizzare parti importanti dell'Amministrazione pubblica, sottraendoli alla democrazia.

info@abruzzosocialforum.org
abruzzo@peacelink.it

http://www.abruzzosocialforum.org http://www.peacelink.it/abruzzo

Articoli correlati

  • Mafie in Abruzzo, il ventre oscuro dei colletti bianchi. Mentre la politica smarrisce spesso la polis …
    PeaceLink Abruzzo

    Mafie in Abruzzo, il ventre oscuro dei colletti bianchi. Mentre la politica smarrisce spesso la polis …

    Queste pagine, così come i precedenti capitoli, vengono dedicate alla memoria di Guido Conti, che quasi tutta la sua vita ha dedicato a combattere gli avvelenatori della nostra Regione a quasi un anno dalla sua tragica morte, Roberto Mancini, il cui esempio e la cui memoria sono fari per chi denuncia e lotta le eco camorre e i colletti bianchi che devastano l’ambiente e la salute, e Michele Liguori, la cui famiglia finalmente in queste settimane ha visto riconosciuto che è morto “vittima del dovere”.
    30 ottobre 2018 - Alessio Di Florio
  • Messico: la società civile resiste e si auto-organizza di fronte al terremoto
    Latina
    La gestione governativa dell'emergenza è rivolta esclusivamente a fare affari con le imprese interessate alla ricostruzione

    Messico: la società civile resiste e si auto-organizza di fronte al terremoto

    I messicani provano a riprendere in mano un paese sull'orlo del collasso politico ed economico
    25 settembre 2017 - David Lifodi
  • Terremoto 2009, non c’è memoria senza giustizia
    PeaceLink Abruzzo

    Terremoto 2009, non c’è memoria senza giustizia

    Nel novembre 2009, grazie all’associazione Kabawil e all’Abruzzo Social Forum, Hebe de Bonafini a nome delle Madres de Plaza de Mayo incontrò i familiari delle vittime della Casa dello Studente. Le Madres hanno insegnato al mondo che memoria fa rima con giustizia, che non c’è vera memoria senza giustizia. E’ quel che hanno testimoniato nell’Argentina post dittatura. E’ quello che, nell’infinita notte mai giunta all’alba e rimasta ferma alle 3.32 del 6 aprile 2009, che L’Aquila, l’Abruzzo e tutti i territori teatri di “tragedie” impongono.
    6 aprile 2017 - Alessio Di Florio
  • Abruzzo, non è la 'ndrangheta che mancava, è la coscienza diffusa che manca
    Editoriale

    Abruzzo, non è la 'ndrangheta che mancava, è la coscienza diffusa che manca

    La recente scoperta di una vera e propria rete ‘ndranghetista, che ha cercato di dominare e opprimere la città di Francavilla e il circondario, è l’ultima (in ordine di tempo) dimostrazione che l’Abruzzo “isola felice” (come già scritto mesi fa) esiste solo nelle menti ipocrite di chi non vuol vedere, di chi vuol cullarsi in una pax borghese e disinteressata alle sorti comuni. La realtà dell’Abruzzo è questa da tantissimi anni.
    4 marzo 2017 - Alessio Di Florio
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)