Gravissimo incendio doloso nella Riserva di Punta Aderci

Netta condanna del WWF

Rifletta chi nei mesi scorsi ha evocato o minacciato di mettere a fuoco le Aree Protette della Costa Teatina. Anche quando non si vogliono far seguire alle parole i fatti, ci sono sempre menti malate che possono ascoltare e prendere alla lettera quanto ascoltato e realizzarlo
16 settembre 2011
Alessio Di Florio (Referente Area Vastese WWF Zona Frentana e Costa Teatina; Ines Palena, Presidente WWF Zona Frentana e Costa Teatina)

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Restiamo increduli e turbati davanti ad un tale atto vandalico- dichiara la presidente dell’Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina Ines Palena, in riferimento all’incendio avvenuto la scorsa notte nella Riserva Regionale di Punta Aderci - Incendio che, per orari, modalità e vastità, appare evidentemente di natura dolosa. Un attacco al cuore della biodiversità e della bellezza dell'intera Costa Teatina.

In poche ore sono andati a fuoco diversi ettari di vegetazione, tra cui varie querce e ginestre. Grazie alla pronta segnalazione di due cittadini e all'intervento dei volontari delle Giacche Verdi, degli operatori della Riserva e dei Vigili del Fuoco è stato possibile impedire una tragedia di proporzioni immani che avrebbe messo a repentaglio l'integrità dell'intera Riserva. Ma resta ugualmente l’amarezza per quanto irrimediabilmente perso e la condanna assoluta verso chi ne è stato l’artefice”

"La Riserva Regionale di Punta Aderci, mentre riceve periodicamente prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali - aggiunge il Referente dell'Area Vastese del WWF Zona Frentana e Costa Teatina Alessio Di Florio - è al centro di attacchi denigratori e di veri e propri atti di vandalismo. Torniamo a ripetere, un anno dopo, quanto già denunciato l’anno scorso: atti scriteriati e gravissimi di alcuni rischiano mettere a repentaglio non solo l’area protetta ma anche la stessa incolumità di operatori e volontari che agiscono nella Riserva."

Conclude Ines Palena “Rifletta chi nei mesi scorsi ha evocato o minacciato di mettere a fuoco le Aree Protette della Costa Teatina. Anche quando non si vogliono far seguire alle parole i fatti, ci sono sempre menti malate che possono ascoltare e prendere alla lettera quanto ascoltato e realizzarlo”

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