Abruzzo, alza la testa, la VIA è la Lotta
“Un intero popolo che si ribella al pizzo è un popolo Libero” scrissero le ragazze e i ragazzi di AddioPizzo in uno degli striscioni a Palermo in occasione dell’anniversario dell’assassinio di Libero Grassi nel 2004. E martedì scorso un intero popolo si è ribellato ad un destino che sembrava segnato e se n’è liberato, riuscendo in un’impresa storica.
Sono bastati pochissimi giorni perché la mobilitazione, lanciata da Augusto De Sanctis del WWF e dal consigliere regionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo (che, disponibilissimo ed efficientissimo come sempre, è riuscito immediatamente a mettere a disposizione di associazioni e movimenti la convocazione della Commissione VIA), prendesse corpo e centinaia di persone da tutta la Regione decidessero di raggiungere L’Aquila per la doppia convocazione(10 e 11 aprile) della Commissione VIA, chiamata a decidere su progetti come l’impianto rifiuti pericolosi (così come riportato nel sito della Regione Abruzzo nei mesi scorsi) nei pressi della Riserva di Punta Aderci e l’impianto di estrazione gas sul Lago di Bomba. Già dalle 8 del mattino tantissimi erano già davanti ai cancelli del Palazzo della Regione, baciati dal primo timido sole della giornata, pronti a resistere ad oltranza. E così è stato. Perché la giornata, mentre il sole beneaugurante scaldava sempre più, è stata lunghissima. Commoventi le signore di Bomba che, alle 17 del pomeriggio, quando Massimo Colonna(anima e…colonna del comitato dei cittadini di Bomba) ha detto che chi voleva poteva tornare giù perché mancavano ancora molte ore, hanno urlato tutte in coro “Resisteremo fino alla fine”. E veramente nei loro occhi si è visto il fiero resistere della Brigata Maiella e delle partigiane più belle (chissà, forse da lassù, dove era arrivata da poche ore, Miriam Mafai ha infuso loro forza e coraggio). Una resistenza che durava ormai da anni a Bomba. Abbiamo ricordato prima AddioPizzo a Palermo. Molti ricorderanno l’esplosione civile che scosse Palermo dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio con i balconi della città invasi da migliaia di lenzuoli bianchi. Bomba oggi è così, la mobilitazione nata quasi in sordina in pochi mesi ha conquistato il sostegno della Provincia di Chieti, di tantissimi comuni e migliaia di cittadini. E i balconi del paese sono stati occupati da centinaia, migliaia di lenzuoli bianchi per urlare al cielo e alle istituzioni il proprio NO a vedere il bellissimo Lago di Bomba messo a rischio dall’impianto di estrazione gas.
E, tra i tantissimi presenti martedì, insieme ai cittadini di Bomba spiccavano i comitati di Vasto che lottano in questi mesi contro i nuovi progetti che minacciano la Riserva di Punta Aderci. Martedì la Commissione VIA doveva discutere di uno dei progetti della Puccioni SpA, ditta presente da decenni a Vasto(tanto è vero che il proprietario, Cesare Puccioni, presidente nazionale di Federchimica, è chiamato in città anche don Cesare) e le cui emissioni sono accusate da alcuni di avere fortissimi odori che darebbero molto fastidio. Ed è avvenuto quello a cui molti non avrebbero mai sperato: il presidente nazionale di Federchimica è stato sconfitto dalla mobilitazione popolare. Un boato immenso ha accolto martedì pomeriggio l’uscita di Alessia Felizzi e la parola, il cui suono è apparso ai moltissimi presenti dolce e commovente, “Bocciato!” del WWF dal Palazzo della Regione con la straordinaria notizia. Un solo urlo per diversi minuti: Vasto, Vasto, Vasto!!!
Bomba e Vasto, insieme a tutti coloro che si sono mobilitati da tutta la Regione, hanno scritto una pagina straordinaria dell’ambientalismo, della militanza, dell’attivismo sociale abruzzese. Hanno battuto dei giganti, hanno messo a nudo (come il WWF in questi anni ha spesso denunciato) i meccanismi di gestione della Commissione VIA che probabilmente ha tentato di muoversi sotto silenzio (approfittando anche della vicinanza della Pasqua). Hanno riscritto la storia di questa Regione, bellissima quanto troppo spesso considerata disgraziata da chi l’abita. Rimarrà scolpita nella memoria la giornata di martedì 10 aprile 2012 in una Regione dove tante, troppe volte i destini e le azioni sono state forgiate da catene di clientelismi, mute rassegnazioni, grigi cappelli in mano verso il potente di turno politico o, ancor più spesso, economico. Il passato è stato forgiato dalle interminabili code(anche di ore e ore) di chi offriva il suo voto in cambio di un posto di lavoro al “Re delle Raccomandazioni”, che munifico apriva ospedali o “chiamava” in Abruzzo industrie basandosi sui voti ottenuti. Il futuro sarà segnato dalle cittadine e dai cittadini protagonisti di questa straordinaria giornata. La lotta paga e, come un fiume in piena, travolge tutto e tutti. La lotta ora non si ferma e proseguirà. Questa giornata di sole sarà solo l’inizio di tantissime altre. Tante altre minacce incombono (martedì è stata rinviata la discussione sulla discarica di Furci, che presto dovrà tornare in Commissione VIA) ma ora la mobilitazione è molto più convinta e determinata: sa di poter vincere ogni battaglia!!
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