Un anno di R-Esistenza. Continuiamo a sognare libertà e bellezza con Zona22

Un anno fa il centro sociale fu minacciato di sgombero. E' stato un anno intenso, di lotta, cultura, vita sociale. Alla minaccia si è risposti con la poesia dei fatti.
17 agosto 2013
Alessio Di Florio (PeaceLink Abruzzo, Ass. Antimafie Rita Atria, Ass. Culturale Peppino Impastato)

Zona22.  In casa non si sentono le trombe, in casa ti allontani dalla vita,  dalla lotta, dal dolore, dalle bombe Bisogna ritornare nella strada Nella strada per conoscere chi siamo (Giorgio Gaber)

La bellezza e la poesia ci accompagnano quotidianamente. Spesso ignorate e cancellate, ma esistono e cercano faticosamente di farsi spazio. La costa teatina è uno scrigno immenso di questa bellezza, lì dove sono dipinti angoli colorati che commuovono l'animo. Ma è una bellezza purtroppo minacciata, ingabbiata da una feroce speculazione edilizia, dall'incuria e dal vandalismo. Venerdì 25 novembre 2005 per l'ultima volta i treni passarono sullo storico tracciato costiero. Dopo anni e anni di attesa quel tracciato fu abbandonato, pronto per veder sorgere la "Via Verde", un progetto con l'ambizioso obiettivo di partecipare alla valorizzazione della poesia e della bellezza della costa teatina. Gli anni stanno passando, ma la "Via Verde" rimane ancora un sogno lontano. Attraversare l'ex tracciato è un colpo al cuore, un triste paesaggio (intervallato da sempre più rari tratti di bellezza mozzafiato) dove dominano un'erosione costiera sempre più minacciosa, abbandono, degrado, tentativi di appropriazioni da parte di privati di ciò che è pubblico, come è stato egregiamente documentato durante il recente "Cammina per il Parco". Un deserto. Ma, come canta Dé Andre, dal letame nascono i fiori. E allora, anche dal deserto sbocciano prati fioriti. Camminando sull'ex tracciato, quando l'animo ormai si abbandona alla tristezza e allo smarrimento, all'orizzonte appare Zona22 a San Vito, un'ex stazione restituita alla collettività e pulsante di vita vera grazie all'impegno di un gruppo di ragazzi e ragazze straordinarie che non si è arreso al deserto.

 

Un anno fa i carabinieri sono giunti in Via Caduti del Lavoro, dove si trova l'ex stazione liberata, per l'identificazione dei presenti. Era il primo passo del tentativo di sgombero da parte dell'Amministrazione Comunale. Zona22 era un'esperienza che andava assolutamente chiusa per loro. Ma Zona22 è la dimostrazione vivente che San Vito e l'intera costa teatina hanno un futuro, che il grigiore e l'abbandono, il profitto privato e la cancellazione di ogni bene collettivo non sono un destino ineludibile. E' passato un anno e Zona22 è ancora lì, urla ancora al cielo i suoi ideali, la sua passione, la sua voglia di vivere e costruire. In questi mesi alle lotte e alle attività di Zona22, come mille fiumi verso l'immenso mare, si sono unite tantissime persone di tutto l'Abruzzo e di tante altre parti d'Italia. Un anno di concerti, teatro, impegno civile e sociale, denunce, partecipazione alle lotte ambientaliste (abruzzesi, come contro Ombrina Mare 2 e per il Parco Nazionale della Costa Teatina, ma anche nazionali, come contro le Grandi Navi a Venezia, l'inquinamento dell'ILVA a Taranto e l'inceneritore di Parma), assemblee contro l'orda nera neofascista, contro ogni razzismo, di incontro dei tantissimi movimenti abruzzesi.

 

Zona22 r-esiste. E noi tutt* con loro. R-esiste con questo luogo liberato l'Abruzzo migliore, l'Abruzzo che non si arrende, l'Abruzzo che si oppone al dilagare della peggior politica, dei clientelismi, delle speculazioni, delle lobby, delle mafie. Mostri devastanti che non sempre chi dovrebbe amministrare il bene pubblico contrasta a dovere, fino addirittura in alcuni casi ad esserne connivente e complice (la cronaca periodicamente lo denuncia).

 

Zona22 ha raccolto una voce, una fortissima voce che nasceva nella società e nella cittadinanza: la necessità di spazi sociali, di luoghi di incontro e di cultura. L'occupazione degli spazi dell'ex stazione ferroviaria ha permesso di riportare alla vita uno spazio abbandonato e degradato. Dove c'era solo il passato, si è costruito un futuro. Via Caduti del Lavoro era un girasole, chiuso in sé stesso in attesa del Sole. Il girasole è un fiore particolare che resta immobile, chiuso in se stesso nelle giornate buie e di pioggia. Ma appena vede un raggio di sole vi si volge e si apre, mostrando i suoi colori, il suo profumo, la sua bellezza. Zona22 è stato il Sole che ha permesso al girasole di aprirsi, di far scoprire tutta la sua bellezza e di fiorire. Nel grigio campo dell'indifferenza di molti, tanti piccoli girasoli cercano il sole per potersi scaldare. Vagano per i prati e quando si incontrano si scaldano insieme, cacciando via il grigiore con i loro colori sgargianti. Veder nascere sempre nuovi girasoli è la speranza che apre il cuore: è bello sapere che sempre nuovi girasoli nascono e si incontrano. Tantissimi girasoli cercano di sopravvivere in tutta la costa teatina, aspettando Soli come Zona22 che permettano loro di rinascere e regalare la loro commovente bellezza.

 

La R-esistenza di Zona22, quest'altro anno passato in prima linea e a costruire percorsi di vita e poesia comuni, è la resistenza di tutt* noi, è il futuro che continuamente bussa alle nostre porte e ci chiede di scacciare via un passato che imprigiona.

 

Una R-esistenza che commuove nelle corse dei tantissimi bambini e bambine di ogni età che ridono giocando nel cortile di Via Caduti del Lavoro. Bambini e bambine di ogni età che non si sono arresi al piatto grigiore di giornate vuote nella triste solitudine, ma hanno scoperto la bellezza e il colore dello stare insieme.

 

Una R-esistenza che porta con le azioni la poesia nella politica, nella scuola, nel lavoro, nella vita umana perchè la poesia appartiene all'uomo, negarla significa negare la realtà, per questo è realismo e dunque realizza l' impossibile che urla ancora di essere possibile.

 

Una R-esistenza che cammina al fianco di chi colora le periferie delle nostre grigie città, nei graffiti sui vagoni abbandonati, sugli scheletri degli edifici abusivi, sulle barriere di cemento che uccidono il cielo e gli alberi e che sono i simboli della violenza del vuoto degrado. E' nel navigare leggero di chi scivola nella rete e non usa il suo sapere per emergere e non compra la sua libertà perchè è la libertà di tutti e la condivide senza affarismi ed egoismi.

 

Una R-esistenza che è l'ostinazione di chi non si arrende all'interesse particolare e al disinteresse privato al patrimonio collettivo. A Zona22 non è stato alzato nessun cancello, nessuna barriera per dire "questo è nostro, nessun altro entra" ma ha costruito una casa comune, dove tutti e tutte sono accolti e accolte e sono "a casa propria".

 

Nei prossimi giorni, dal 22 al 25 Agosto, Zona22 ospiterà un secondo campeggio nazionale, dopo la straordinaria esperienza dell'anno scorso. Per alcuni giorni l'Italia che lotta e resiste sarà protagonista di tantissimi eventi, il cui culmine sarà la manifestazione contro il resort a San Vito e per il Parco Nazionale della Costa Teatina. Il 25 Agosto il pomeriggio sarà dedicata ad una grandissima frontiera della r-esistenza di libertà, di costruzione di un bene comune lontano dalla mercificazione e da ogni Potere. E' la stessa frontiera che animava in prima linea Peppino Impastato e che oggi s'impone a noi tutt*, che ci siamo presi l'impegno di far camminare sulle nostre gambe e con la nostra voce le sue idee, il suo coraggio e le sue lotte: le radio libere.

 

Se, come afferma lo scrittore Eduardo Galeano, "siamo tutti incamminati verso una terra nuova, dove saremo compatrioti e contemporanei di tutti coloro che hanno desiderio di bellezza" la R-esistenza di Zona22 è anche la nostra, è la punta avanzata del cammino comune. Una R-esistenza che rappresenta il sogno che camminando insieme sta diventando realtà. E la forza dei sogni, una volta che ne abbiamo acquistato la consapevolezza ed hanno vibrato nelle corde più profonde del nostro cuore, sarà impossibile rubarli o schiacciarli o soffocarli...

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