Gomorra nostra ricordaci anche quest’anno la nostra Terra dei Fuochi
80 tonnellate di rifiuti pericolosi rinvenuti in due capannoni nel nucleo industriale di Avezzano e a Luco dei Marsi. La scoperta di un maxi traffico di rifiuti, provenienti da varie regioni e il cui approdo finale era la Marsica, conquistò la cronaca regionale nel gennaio 2015. E’ passato poco più di un anno e la cronaca viene nuovamente conquistata da una immensa discarica, 40 ettari, 20 volte il Colosseo, in località Cese San Marcello a Celano. In mezzo il terribile incendio che nell’estate scorsa colpì la discarica abusiva di Colle Sant’Antonio a Chieti.
Gomorra, Terra dei Fuochi sono ormai entrati prepotentemente nella cronaca di questa regione. Lo abbiamo ripetutamente ricordato anche nel 2015, la Terra dei Fuochi è anche qui. L’Abruzzo è stato al centro di traffici e rotte e tantissimi sono gli angoli della Regione dove sono stati stoccati, e anche interrati, immense quantità di rifiuti di ogni tipo. “La regione è stata, inoltre, al centro di indagini su traffici illeciti di rifiuti nei quali sono risultati coinvolti imprenditori senza scrupoli che potrebbero rappresentare un’efficace testa di ponte per i gruppi camorristici” sono parole della Direzione Investigativa Antimafia dei mesi scorsi. E davanti a questo quadro c’è poco da aggiungere o da girare la testa dall’altro lato.
Sono anni che comunicati, dossier, denunce si intervallano da parte di associazioni, anche più conosciute e con maggiore risonanza dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink. La stessa discarica di Celano già nel 2009 fu documentata e denunciata da Angelo Venti, direttore di Site.it e responsabile regionale di Libera, in un dossier corredato da foto e video disponibile a questo link http://www.site.it/aaa-celano-25-ettari-di-discarica-abusiva-offresi/03/2009/ .
Negli Anni Novanta almeno 15 comuni letteralmente appaltarono a Gaetano Vassallo, allora imprenditore dei rifiuti legato al clan dei Casalesi e successivamente collaboratore di giustizia, lo smaltimento dei rifiuti urbani. L’ex fornace Gagliardi di Tollo, Scurcola Marsicana, Colle Sant’Antonio a Chieti, le 12 pagine relative all’Abruzzo della Commissione Parlamentare Bicamerale d’inchiesta “sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse”, la mega discarica di Celano sono solo alcuni tra i maggiori capitoli di un libro degli orrori mai del tutto completato e portato alla luce. Ma non sono solo capitoli di un passato ormai chiuso. Inchieste degli ultimi anni, la cronaca giudiziaria di questi giorni con vertiginosi numeri che coinvolgono anche il mondo del lavoro, costringono a cancellare qualsiasi lettura rassicurante. Il libro degli orrori non soltanto non è mai stato completamente portato alla luce, ma continua ad essere scritto. Ed è questo che dovrebbe interrogare e impegnare ogni coscienza civile, ogni “schiena dritta”, ogni persona libera e innamorata del territorio in cui viviamo.
La Terra dei Fuochi e la Rifiuti SpA sono il frutto e il braccio armato di un coacervo di interessi che legano a doppio filo organizzazioni criminali, politica, istituzioni infedeli, imprenditoria, massoneria, corruzione. Non animati da alieni ma da persone in carne e ossa, che hanno agito e manovrato nel tessuto sociale e politico nell’ombra ma anche alla luce del sole ...
Articoli correlati
- Trent'anni dopo l'omicidio di don Peppe Diana
Gli studenti di Casal di Principe ricordano il sacerdote martire
La figura di don Peppe Diana rappresenta un simbolo di speranza e di resistenza alla camorra. La sua memoria è un monito costante contro l'indifferenza e la complicità, invitando ciascuno di noi a non tacere di fronte alle ingiustizie.19 marzo 2024 - Redazione PeaceLink - Lezione su Francesco Guicciardini
Se la vita politica è improntata all'interesse particolare e all'opportunismo
Alla fine dell’Ottocento Francesco De Sanctis espresse una condanna di Guicciardini che, con il suo scetticismo e il suo disincanto pessimistico, era rinunciatario nei confronti della corruzione e della decadenza politica italiana. Era capace di comprenderne la portata nefasta ma ne poneva rimedio.19 marzo 2024 - Alessandro Marescotti - Tre prompt a ChatGPT e tre risposte dell'Intelligenza Artificiale generativa
Quello che Peppino Impastato ci ha lasciato in eredità
"Oggi, la sua eredità è ancora molto viva e può dare un senso alla vita di un giovane. Peppino Impastato rappresenta un'alternativa alla criminalità organizzata e alla corruzione. La sua storia è un richiamo alla responsabilità individuale e alla necessità di impegnarsi attivamente".16 marzo 2024 - Redazione PeaceLink - Il 19 luglio 1992 Paolo Borsellino veniva ucciso dalla mafia nella strage di via D'Amelio
Oggi parliamo di Borsellino
Salvatore Borsellino, fratello minore di Paolo Borsellino, si è dedicato attivamente alla sensibilizzazione delle coscienze e alla mobilitazione contro la mafia. «Non vogliamo che ci siano avvoltoi in via D’Amelio – ha detto –, ipocriti che portino corone e onori fasulli».19 luglio 2023 - Riccardo Orioles
Sociale.network