Piccola borghesia ...
Antonio Gramsci lo definiva sovversivismo delle classi dirigenti, lo storico Umberto Santino già decenni fa descrisse la borghesia mafiosa, il “senso comune” nella sua pavidità, leccaculismo e servilismo che le leggi per gli altri si applicano, per gli amici (e Peppino Impastato aggiunse e gli amici degli amici e gli amici degli amici degli amici) – dei padroni, dei ricchi e dei pre-potenti – si interpretano. E quindi davanti a loro tappeti rossi, rassicurazioni (anche, se non soprattutto, “democratiche e progressiste”), passerelle, subito tutti sull’attenti. E se poi da lor signori ci scappa il tentativo di intimidire cittadini nell’esercizio di un loro diritto, rassicurano i signorotti e ai cittadini stessi frappongono burocrazia, cavilli, negano l’evidenza innegabile anche davanti a quasi certi abusi. Arrivano persino a non riuscire a trovare le loro stesse pratiche, anzi i numeri.
Ma, come già detto, per gli “amici” e i pre-potenti la legge non si applica ma si interpreta e la schiena dritta torna ad essere solo un problema ortopedico e i cappelli trovano tanti venti per scender giù …
Articoli correlati
- Social e web lasciati senza regole hanno permesso Trump
Senza regole per i social nessuna democrazia è più possibile
I quotidiani chi li legge più? Nei social, in questi orrendi social sei inchiodato e incosapevole di come funzionino. Cosa ci resta? Far saltare la fogna dei social? Cambiarli? E come? Dalla periferia italiana, poi?8 novembre 2024 - Roberto Saviano - Le parole di Umberto Eco e il destino dei social network
Dall'invasione degli imbecilli all'oblio digitale
I social network danno "diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar". Ma offrono davvero un palcoscenico pari a quello dei premi Nobel? Non è proprio così. Se Umberto Eco avesse studiato i meccanismi di indicizzazione dei contenuti su Internet, si sarebbe ricreduto.30 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - Tre prompt a ChatGPT e tre risposte dell'Intelligenza Artificiale generativa
Quello che Peppino Impastato ci ha lasciato in eredità
"Oggi, la sua eredità è ancora molto viva e può dare un senso alla vita di un giovane. Peppino Impastato rappresenta un'alternativa alla criminalità organizzata e alla corruzione. La sua storia è un richiamo alla responsabilità individuale e alla necessità di impegnarsi attivamente".16 marzo 2024 - Redazione PeaceLink - Dossier
Quando si inizierà a preoccuparsi degli assembramenti criminali di gente senza dignità?
Associazione Antimafie Rita Atria-PeaceLink Abruzzo: «continuiamo ad indignarci e denunciare criminali e mafiosi senza nessuna dignità, bestie di ieri e di oggi, ovunque. Assembramenti che a noi ci fanno schifo e ribrezzo. Arriverà mai il giorno che saranno sentimenti diffusi?»30 maggio 2021 - Alessio Di Florio
Sociale.network