Rancitelli, sdegno e indignazione dopo la violenta intimidazione ad un appartenente al comitato di quartiere

Contro ogni sistema criminale basta silenzi, basta indugi
27 agosto 2020
Alessio Di Florio (Associazione Antimafie Rita Atria - PeaceLink Abruzzo)

i vetri distrutti dell'auto colpita nel grave atto intimidatorio, fonte: pagina facebook comitato di quartiere «Per una nuova Rancitelli»

L’Associazione Antimafie Rita Atria e PeaceLink Abruzzo esprimono solidarietà al comitato di quartiere “Per una nuova Rancitelli” dopo l’intimidazione violenta contro un residente del quartiere. Un atto violento di una gravità inaudita che, ancora una volta, dimostra cosa sono costretti a subire i residenti onesti e coraggiosi della zona di Pescara e il clima di illegalità e arroganza che i sistemi criminali locali cercano quotidianamente di imporre.

Ribadiamo, come già varie volte fatto in passato, il nostro sostegno e la nostra voce a quella del comitato di quartiere, dei cittadini onesti e coraggiosi e di coloro che non si rassegnano all’arroganza dei sistemi criminali, alla violenza criminale di chi vive e prospera con narcotraffico, racket, estorsioni, usura e altri gravi reati.

Sistemi criminali sottovalutati e minimizzati da troppe voci delle istituzioni, come denunciato dal comitato stesso anche in queste ore, troppo presi da cerimonie, passerelle e fumose propagande elettorali. E da larga parte del tessuto (a)sociale abruzzese. Basta indugi, basta silenzi, basta ipocrisie, basta accettazione e indifferenza. Lo ribadiamo una volta ancora, e torneremo a farlo nei prossimi giorni. Che sia la camorra, che siano i traffici illeciti dei rifiuti (e dal vastese alla Marsica gli ultimi mesi ci ricordano ancora una volta quanto sia penosa la gestione pubblica e quanto squallide consorterie sfruttano e avvelenano i territori) o i parenti dei Casamonica e degli Spada – attivissimi nel narcotraffico, nel racket delle case popolari (Rancitelli così come Vasto e comuni limitrofi, varie zone del pescarese e anche del teramano), nelle estorsioni e nella violenta prepotenza di piazza, nomi conosciutissimi da tutti ma di cui troppi pavidamente e vergognosamente fanno finta “sia tutto normale”, Spinelli, Guarnieri, De Rosa, Di Rocco, Di Silvio –la schiavitù sessuale da San Salvo a Pescara fino alla bonifica del tronto o le infiltrazioni nell’economia (come attestano le tante operazioni da Vasto e San Salvo a Francavilla e  Marsica) con riciclaggio e predazione di attività economiche da parte di mafie pugliesi, ‘ndrangheta e camorra, il proverbio popolare “Sant’Antonio accetta tutto, accetta pure i prosciutti e se vengono fuori degli intrecci accetta anche le salsicce” è la perfetta descrizione della regione camomilla abruzzese. Tutto queste deve finire, personaggi senza dignità – come scritto dal comitato stesso a chiare lettere nelle scorse settimane e che ogni giorno rappresentano una minaccia e una sfida criminale a tutte e tutti noi. Non è accettabile ed è vergognoso che si continui a far finta di non vedere, a girare la testa dall’altra parte, a far finta di niente per calcoli elettorali, connivenze, omertà e paure. BASTA!

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