Un senso di appartenenza prorompente, smisurato, è ciò a cui ogni aquilano, oggi, si aggrappa. Un senso di appartenenza a una terra che può sbranarti da un momento all'altro. Ma per ricominciare bisogna almeno sentirsi parte di qualcosa.
L’Aquila rischia di diventare una Disneyland dell’orrore. Le centinaia di milioni, d’incerta provenienza e nell’arco di un quarto di secolo, servono a ben poco. Ci vogliono decine e decine di miliardi, per rifare il centro storico del capoluogo e rimettere piú o meno in sesto tutto il resto. L’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale gestita dall'Unesco potrebbe sensibilizzare la comunità internazionale al fine di reperire risorse e tecnologie adeguate per far fronte con efficacia ai problemi specifici di conservazione e restauro.
La resistenza la viviamo ogni giorno e la liberazione è il senso quotidiano che diamo al nostro bisogno di futuro ed alla costruzione di un nuovo mondo possibile e necessario.
Lo scrittore eritreo ha presentato a Pescara il suo libro "Seppellite la mia pelle in Africa", a sostegno del progetto "Diritto alla dignità" dell'AISCA
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