Il Parco Nazionale è una sfida importantissima per chi ha a cuore le sorti del futuro della Costa Teatina. Ogni politico amante del bene comune dovrebbe oggi raccogliere la sfida del rendere desiderabile la conversione ecologica di questa bellissima terra, minacciata da rischi immensi. Ci mancano politici come Alexander Langer, la sua intelligenza profonda nel guardare l'umanità, il suo impegno appassionato, la generosità dei sentimenti che l'ha portato al dono totale di sé agli altri e alla politica. Quella politica oggi sempre più terreno di conquista di "squallide consorterie" e dove scarseggiano gli amanti e i costruttori del bene comune
2 luglio 2014 - Alessio Di Florio
Due tentativi di avere minori tutele del Parco Regionale Sirente-Velino, Parco Nazionale della Costa Teatina fermo, mega cava a Bussi ...
Offensive e denigratorie le illazioni contro l’Assessore di Fossacesia Andrea Natale, “colpevole” per alcuni di credere nel Parco Nazionale della Costa Teatina e vittima di un gravissimo atto intimidatorio in “stile mafioso”
Basta cemento e nuove infrastrutture in aree a rischio, il futuro è nella corretta gestione del territorio e nell'educazione dei cittadini. Urgente tenere conto dei cambiamenti climatici. Appello ai parlamentari: usare i fondi oggi assegnati a cannoniere, cacciabombardieri F35 e mega-opere.
Riserva Naturale di Punta Aderci, Casalbordino, Lanciano, Riserva Naturale Ripari di Giobbe: una staffetta del terrore incendiario ha minacciato le bellezze della Costa Teatina
16 agosto 2013 - Alessio Di Florio
PeaceLink Abruzzo e Ass. Antimafie Rita aderiscono con convinzione
Il WWF Abruzzo ha reso noto che Ombrina Mare 2"secondo le stime della stessa società proponente, ogni giorno saranno immessi in atmosfera circa 200 tonnellate di fumi da combustione dai motori, dal termodistruttore e dalla torcia atmosferica; nei pochi mesi di perforazione e prove di produzione saranno prodotti 14mila tonnellate di rifiuti tra fanghi perforanti ed altro" ricordando "che questo tipo di raffinerie a mare non vengono usate neanche nel golfo del Messico, ben più aperto del piccolo Mare Adriatico, proprio per la loro pericolosità"
Dai documenti in nostro possesso e da quanto appreso in incontri ufficiali, risulta che dal 2010 sia COASIV che CONIV hanno ripetutamente inoltrato alla Regione, all’ARTA, alla AUSL, al Comune “Segnalazioni di emissioni irritanti di natura ignota provenienti dalla Zona Industriale di Punta Penna”...quali interventi hanno effettuato la AUSL e l’ARTA? E’ stata attivata una Indagine Epidemiologica? Sono state monitorate le emissioni, almeno quelle poste nella direzione segnalata? Sono stati verificati quei cicli produttivi aziendali che presentano sostanze potenzialmente irritanti?
Anche l'Abruzzo nei giorni scorsi è stato coinvolto nell'allarme per le grandi piogge in arrivo. Ma nel frattempo si continua a favorire l'avanzata del cemento, vera calamità per il territorio.
Il WWF divulga i dati (spaventosi) e denuncia l'insostenibilità delle emissioni del cementificio di Pescara, in attesa di rinnovo dell'AIA. Associazioni e cittadini si mobilitano il 13 ottobre per la tutela della salute pubblica.
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