Saverio Tommasi, autore e attore teatrale, ne ha pensata un'altra delle sue. Per tre giorni - a partire da domani - resterà chiuso in una gabbia di rete metallica e filo spinato sopra un furgoncino a Piazzale Michelangelo per protestare contro la possibile costruzione di un Cpt in Toscana. Anche questo è un modo per scuotere un'opinione pubblica fin troppo rassegnata, a fronte di politiche sempre più vessatorie.
Diamo una mano a Saverio!
Qui sotto l'appello dei promotori dell'iniziativa.
L'amministrazione comunale fiorentina prospetta la possibilità di costruzione di un Centro di Permanenza Temporaneo anche in Toscana; per questo abbiamo deciso di chiuderci in una gabbia, in un recinto di rete metallica e filo spinato, a simboleggiare la relegazione del "diritto alla dignità dell'esistenza"; crediamo infatti che rinchiudere in gabbia persone che non hanno commesso alcun reato sia un abominio, una grave violazione dei più elementari diritti dell’uomo e dei principi fondamentali del diritto internazionale.
Entrare in Italia in maniera "regolare" è poi impossibile: viene chiesto a donne e uomini di dimostrare di avere già un lavoro, se non lo puoi dimostrare non entri, e se entri vieni espulso tramite l'inumana detenzione nei CPT.
In un periodo in cui la politica ha smesso di rispondere ai bisogni delle persone, mettere in gioco i propri corpi non è più una scelta ma una necessità.
Diciamo NO a un centro di permanenza temporaneo in Toscana.
Diciamo SI' a politiche di accoglienza, SI' ai diritti, SI' alla dignità di un'esistenza fuori da politiche di guerra e repressione.
Promotori (in ordine alfabetico):
Marco Bazzichi, Lisa Clark, Ornella De Zordo, Tommaso Fattori, Mercedes Frias, Saverio Tommasi
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