Regole e divieti: ecco la "legge" del Comune
Tutti i divieti del regolamento di polizia urbana
Vietato buttare sigarette in terra e sbattere tappeti e tovaglie. Proibito negare l´uso dei bagni nei bar. Il nuovo regolamento di polizia urbana
di Ernesto Ferrara
- Toilette dei bar aperte a tutti, anche a chi non è un cliente.
- Vietato buttare a terra mozziconi di sigaretta, cartacce, lattine o involucri.
- Vietato, se sei un ristoratore o un barista, non raccogliere il sudicio che il tuo cliente butta in terra davanti al locale.
- Vietato sbattere tappeti o tovaglie, sia in pubblico che in privato, per non provocare spargimento di polveri.
- Vietato produrre emissioni puzzolenti in atmosfera. Vietato sdraiarsi in terra intralciando il traffico o i pedoni, anche sulle soglie degli edifici: che si mendichi o no, quello non conta più.
- Vietato legare la bici alle barriere di protezione dei monumenti, alle panchine o agli oggetti di arredo urbano e ai manufatti degli edifici di pregio: se la leghi ad un palo della luce e non intralcia i pedoni o il traffico, non c´è sanzione (salvo il fatto che le rastrelliere restano i luoghi deputati).
- Vietato portare in giro il proprio cane senza la paletta e la bustina per raccoglierne la cacca.
- Vietato lavarsi le ascelle nelle fontane pubbliche o esibire parti intime all´aria aperta, vietato fare la pipì in giro per le strade.
- Vietato lavare le vetrine dei locali per tutto il giorno, si potrà fare solo tra le 22 di sera e le 10 del mattino, quando tutti dormono.
- Vietato prostituirsi vestiti in maniera sconcia davanti a chiese, scuole, giardini e strade densamente abitate.
- Vietato andare in giro con borsoni pieni di merce di cui non si potrà dimostrare la provenienza fiscale (lo scontrino, please).
- Vietato, se si è ubriachi, frequentare luoghi pubblici o aperti al pubblico: ma solo in caso di alterchi o situazioni che possano causare pericoli di incolumità pubblica.
Per chi sgarra, multe da 25 a 500 euro.
Eccolo qui, il regolamento di polizia urbana nella versione definitiva. Ecco il testo di cui Palazzo Vecchio discute da due mesi. Criticato, difeso, c´è chi lo ha condiviso e chi lo ha avversato. Ora, dopo una valanga di modifiche ed emendamenti, arriva in consiglio comunale per l´approvazione definitiva che l´assessore sceriffo Graziano Cioni ha chiesto ed ottenuto prima della pausa estiva. Ieri l´ok della giunta, oggi dovrebbe arrivare il sì dai consiglieri comunali. La maggioranza voterà compatta a favore, mille distinguo diversi ma alla fine tutti sulla stessa barca. Diranno no il gruppo di Unaltracittà e Rifondazione Comunista, segnando ancora un solco sulla strada di alleanze elettorali con centrosinistra mai raggiunte e ora lontane anni luce. E sceglieranno il no anche le opposizioni di centrodestra. Se comunque ci sarà l´ok a maggioranza e l´immediata eseguibilità, dopo la pubblicazione sull´albo pretorio tutti i divieti saranno legge.
Resta intatto il capitolo sui venditori abusivi (i vigili potranno controllare i borsoni e multare chi non ha scontrino) e sulla prostituzione (no ma solo davanti a luoghi particolari). Scompare il divieto di mendicare distesi: o meglio, si introduce il principio che non è vietato l´accattonaggio (non lo fa nemmeno la legge nazionale), ma l´ostacolare i passaggi e il traffico (anche i percorsi destinati ai disabili). Niente accattoni ai semafori ad esempio: ma sono salvi, grazie ad un emendamento, i venditori di giornali. Salta completamente anche il capitolo che introduceva il divieto ad esporre ferite o menomazioni: la sinistra ha ottenuto che fosse eliminato. I giochi? In un primo momento erano stati vietati, ora si potranno fare anche in luoghi pubblici: a patto di non recar danno a persone o cose.
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