Assemblea Autoconvocata Firenze

Caccia ai lavavetri, la Roma di Alemanno si ispira a Firenze

La giunta comunale della capitale sta progettando un'ordinanza sul modello di quella fiorentina di un anno fa. Stessa filosofia, stessi obiettivi. Palazzo Vecchio, come volevasi dimostrare, ha fatto scuola trovando adepti a destra
9 settembre 2008

sa Carta qui - Roma

Nuovo attacco ai lavavetri di Roma. Dopo i rom e gli ambulanti, il Campidoglio torna a scagliarsi contro chi pulisce i vetri ai semafori attraverso il varo di un'ordinanza per eliminarli dalle strade.

Ad annunciarlo è stato il presidente della commissione Sicurezza del Comune di Roma Fabrizio Santori. Ricalcando il più possibile il modello Firenze, anche gli uffici tecnici e legali del Comune di Roma si sono messi d'impegno per stilare un provvedimento che non possa essere sottoposto a nessuna ricusazione.

Lavavetri In realtà, l'ordinanza, non coinvolge solo i lavavetri ma tutti i casi di accattonaggio definito «molesto» e secondo Fabrizio Santori «non potrà limitarsi al semplice sequestro degli strumenti di lavoro o alle sanzioni amministrative». E allora? Ecco riaffacciarsi l'ipotesi tanto cara ai sindaci: il carcere fino a tre mesi.

Tutti a lavoro, dunque, per scrivere un'ordinanza «a prova di ricorsi» che giustifichi la reclusione con le motivazioni di «intralcio alla circolazione, danni all'igiene delle strade, ma soprattutto episodi di molestie e il pericolo di conflitto sociale». Tremate, tremate, i lavavetri sono tornati.

 

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