Ronde e "grande fratello" a Gavinana
RONDE E GRANDE FRATELLO
È la ricetta delQuartiere 3 di Firenze
per combattere l´escalation di degrado
e insicurezza degliultimimesi,
in cui varie volte i residenti, esasperati,
si sono rivolti al presidente
del Quartiere Gianni Ceccarelli.
A inizio dicembre delle squadre di
vigilantes, reclutate dal Quartiere
tramite un´agenzia privata di sorveglianza,
scenderanno in campo
in quattro parchi della zona. Si tratta
del parco dell´Anconella, di quello
di via Isonzo a Sorgane, di quello
di viale Tanini al Galluzzo e del
giardino di San Gaggio alle Due
strade. Il servizio di vigilanza costerà
alle casse del Quartiere 13mila
euro l´anno. Cosa faranno concretamente
questi vigilantes? Inizieranno
a lavorare nel tardo pomeriggio,
per poi proseguire di
notte.
Faranno delle «ronde» a
gruppi, con tre/quattro passaggi
in ognuno dei parchi segnalati.
Non avranno funzioni di polizia ma
dovranno segnalare alle forze dell´ordine
gli episodi di degrado e insicurezza
che dovessero manifestarsi.
Ma con l´inizio del 2009 il quartiere
sarà oggetto anche di un´altra novità
sul fronte della lotta all´insicurezza
dei residenti.
Andrà in onda
una specie di «Grande fratello»»: saranno
infatti installate al parco dell´Anconella
alcune telecamere, in coordinamento
con l´ufficio Città sicura
del Comune. Su dove verranno
posizionate, per ora massimo riserbo.
Il costo per l´operazione sarà per
il Quartiere di 50mila euro.
QUARTIERE «CALDO»
Il Quartiere 3, soprattutto a Gavinana,
da tempo vive problemi di vivibilità.
Niente questioni di criminalità
o ordine pubblico,mauna sensazione
crescente di insicurezza e degrado.
Diverse le segnalazioni, alcune
partite anche da un parroco, di baby
gang che imperversano nella zona
con atti di vandalismo (un anziano
si è visto esplodere un petardo quasi
addosso e poi è stato pestato perché
se ne lamentava).
A volte si tratta di
vandalismo stupido, come ricorda
il presidente del Quartiere Gianni
Ceccarelli: «Sfasciano le panchine,
segano le altalene e altre amenità
di entità varia. Che, per il rifacimento,
costano alle casse del
Quartiere quasi più dei vigilantes
e delle telecamere.
Con queste iniziative,
vogliamo dare risposte sul
piano della deterrenza perché a
volte la prevenzione non basta».
Iniziative che il Quartiere ha preso
autonomamente dal Comune:
«Ma credo che apprezzeranno»,
spiega Ceccarelli.
IL CASO CPA-CASA POUND
Nella zona è presente anche un centro
sociale, il Cpa: se per molti residenti
ciò non è assolutamente un
problema, per altri sì. Sabato notte
però è successa una scena da anni
Settanta: secondo la ricostruzione
delle forze dell´ordine, una trentina
di giovani del Cpa ha inseguito fino
a dentroun bar due ragazzi, accusati
di essere «fascisti» (in particolare,
sarebbero amici di esponenti di Casa
Pound, centro sociale di estrema
destra).
Il barista si sarebbe messo
in mezzo per fare da paciere e alcuni
ragazzi del Cpa avrebbero sfasciato
mezzo bar (tre sono stati denunciati
dai carabinieri). «Questo è un
episodio grave e da condannare.
Questa aggressione stupisce, fra l'altro,
per la gratuità e l'intolleranza
che ne sta all'origine. Fatti come
quelli di sabato notte sono inaccettabili
e sono tanto più stupidi perché
allontanano qualsiasi possibilità
di convivenza tra il centro sociale
ed il quartiere».
Il centrodestra fiorentino
chiede la chiusura del Cpa
ed esprime solidarietà al barista.
Ma la versione sull´accaduto del
Cpa è diversa: «Sono stati i fascisti
di Casa Pound a entrare nel bar, di
cui il barista permette loro di avere
le chiavi d´ingresso, e a lanciare un
vasorompendoil frigo, armati di bastoni.
Siamo stati provocati,non abbiamo
fatto nulla di malematre dei
nostri sono stati denunciati». Sul caso
lavorano Digos e carabinieri
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