Pisa, ancora sgomberi. Le famiglie rom: "Cacciarci è inumano"
A Pisa, città che negli anni scorsi si è fatta un certo nome per buone politiche di integrazione di famiglie rom e sinte residenti in città, si moltiplicano le notizie preoccupanti sulla vita nei campi, con ricorrenti notizie di sgomberi. Ecco una lettera di un gruppo di famiglie sugli sgomberi decisi dal sindaco, Marco Filippeschi.
Siamo dei Rom rumeni, siamo circa 60 famiglie . Viviamo nella citta' di
Pisa, nelle baracche in condizioni non buone, senza acqua e senza luce.
Noi non vogliamo vivere nelle baracche. Siamo costretti a vivere nelle
baracche perché non ci è data la possibilità di prendere una casa: il
Comune non ha interesse ad aiutarci a trovare una casa. Non possiamo
mandare a scuola i bimbi perché non abbiamo le condizioni
igienico-sanitarie. Alcuni bimbi vanno a scuola, ma spesso le scuole
rifiutano di iscrivere i nostri figli.
Facciamo lavori che gli italiani non vogliono fare, in condizioni
peggiori. Alcuni di noi lavorano con contratto regolare, altri al nero,
altri sono in cerca. Alcune persone hanno fatto dei corsi di
specializzazione, anche se vivono in queste condizioni. E' difficile
trovare lavoro perché molti datori di lavoro chiedono la residenza
dell'anagrafe. Anche se viviamo a Pisa da tanti anni, anche se lavoriamo,
anche se i nostri figli vanno a scuola, il Comune non ci dà la residenza
dell'anagrafe perché viviamo nelle baracche.
Noi siamo persone che vogliamo integrarci, siamo persone intelligenti, con
cultura, con tradizioni.
Il Sindaco di Pisa ha firmato una ordinanza per sgomberare i campi, senza
soluzione, in stagione di inverno. Noi non possiamo lasciare la città di
Pisa, abbiamo lavoro, paghiamo i contributi, abbiamo anche alcuni figli
malati. Ordinare uno sgombero in queste condizioni è inumano.
Il Sindaco dice che non ha la possibilità di aiutarci. Sappiamo che
l'Unione Europea ha programmi e fondi per i cittadini Rom e che l'Italia
non li usa, e che è stata multata per questo.
Chiediamo che il Sindaco non faccia sgomberi e che si trovi insieme una
soluzione per vivere normalmente come gli altri italiani. Ci sono i modi
per fare questo che non sono sgomberi (come l'autorecupero delle case
abbandonate).
I Rom rumeni dei campi di Pisa
Pisa, 22 Dicembre 2008
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