Moustapha, ucciso sul lavoro
Un giovane operaio marocchino travolto da uno stand di pitti alla Fortezza Da Basso. Qualcuno - i stetsimoni, forse impauriti - ha tentato di far credere che fosse sul posto per visitare un parente, in realtà stava lavorando in nero, come sempre. Ecco la vera insicurezza, ecco di chi parliamo quando si fanno leggi contro i cosiddetti "clandestini"
4 luglio 2009
ASTA MORTI SUL LAVORO PER GLI SFARZI DEI PADRONI
SABATO 4 LUGLIO DALLE 11.30
di fronte l'ingresso della Fortezza in Piazzaa Bambini di Beslan
PRESIDIO PER MOUSTAPHA - BASTA MORTI SUL LAVORO
Martedì 30 giugno, Fortezza da Basso a Firenze.
Uno stand di Pitti crolla ed uccide un operaio di origine marocchina di 22 anni che stava lavorando al nero e senza nessuna protezione.
Era una delle migliaia di uomini e donne che vengono in Italia per cercare di sopravvivere ed invece, come tanti-troppi prima di lui, è morto sul lavoro.
Sono questi immigrati quelli che rubano il lavoro agli italiani?
Sono loro la fonte delle insicurezze popolari?
No, piuttosto sono le ennesime vittime di un sistema perverso che vede davanti a se solo profitto per le classi ricche, per i padroni, e sfruttamento per le classi povere, per i lavoratori, di qualunque nazionalità essi siano. Questa è la semplice verità.
No, piuttosto sono le ennesime vittime di un sistema perverso che vede davanti a se solo profitto per le classi ricche, per i padroni, e sfruttamento per le classi povere, per i lavoratori, di qualunque nazionalità essi siano. Questa è la semplice verità.
Cercano, attraverso campagne politiche e menzogne giornalistico-televisive, di dividere i
lavoratori, gli sfruttati, in nome di una soluzione individuale alle vere insicurezze che ci sono: la casa, il salario, un lavoro stabile, la sicurezza di un futuro migliore.
lavoratori, gli sfruttati, in nome di una soluzione individuale alle vere insicurezze che ci sono: la casa, il salario, un lavoro stabile, la sicurezza di un futuro migliore.
Le loro priorità sono la costruzione della TAV ed il Pacchetto sicurezza, non certo la messa in sicurezza delle nostre ferrovie come a Viareggio o il dramma di centinaia di morti in mare, nei cpt, sui posti di lavoro.
Il padrone di turno nega che il giovane operaio fosse al lavoro, dice che passava di lì per caso, che non era al nero!! Non gli si vuole riconoscere nemmeno la dignità di lavoratore, per farlo dimenticare il prima possibile, mentre anche le più elementari norme di sicurezza erano state sacrificate per fare più veloce!
Il padrone di turno nega che il giovane operaio fosse al lavoro, dice che passava di lì per caso, che non era al nero!! Non gli si vuole riconoscere nemmeno la dignità di lavoratore, per farlo dimenticare il prima possibile, mentre anche le più elementari norme di sicurezza erano state sacrificate per fare più veloce!
Per noi è inaccettabile!! Non si può dimenticare, non si può far finta di niente se un giovane uomo, padre di due figli, viene ucciso sul lavoro a Firenze, alla Fortezza da Basso, negli stand che hanno ostentato gli sfarzi di Pitti. Un immigrato irregolare, uno che sarebbe dovuto finire in un CIE, espulso, umiliato. Un giovane lavoratore che portava soldi e braccia alla nostra società è morto.
Per questo oggi siamo qui!
Perchè i lavoratori non hanno nazione
Perchè non è possibile voltarsi dall'altra parte
Perchè rifiutiamo di essere complici di coloro che sono disposti ad indignarsi solo per i morti "con i documenti in regola".
Perchè anche questo, come purtroppo tanti altri, lo sentiamo come un nostro morto!!
Per questo oggi siamo qui!
Perchè i lavoratori non hanno nazione
Perchè non è possibile voltarsi dall'altra parte
Perchè rifiutiamo di essere complici di coloro che sono disposti ad indignarsi solo per i morti "con i documenti in regola".
Perchè anche questo, come purtroppo tanti altri, lo sentiamo come un nostro morto!!
SABATO 4 LUGLIO dalle ore 11.30
presidio davanti alla Fortezza
Compagni e compagne di Firenze
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