"Caccia all'uomo"
Lasciamo Diana sull'Olimpo: la dea protettrice delle fiere e dei boschi sarebbe disgustata dall'attivita' venatoria com'e'. Ma che cos'e', oggi, la caccia? Risponde Filippo Schillaci: La caccia consiste nel libero uso di armi da fuoco da parte di dilettanti in luoghi non protetti.
E chi e' Filippo Schillaci? Un tranquillo cittadino che un giorno, nel giardino di casa sua, si trovo' un cacciatore che si era aperto un varco abusivo nel podere vicino e sparo' una fucilata contro la sua siepe, a due metri da lui che chiacchierava con un amico. Fu solo l'ultimo di una serie di episodi simili, ma fece traboccare il vaso e spinse Schillaci a scrivere questo libro. In cui, dati alla mano, sostiene che la caccia non e' solo un problema ecologico, ma un problema di sicurezza: a finire impallinati non sono solo volpi, fringuelli e cinghiali ma anche uomini, donne, bambini.
Nella stagione di caccia 2001-2002, morirono 47 persone, piu' di dieci al mese: un dossier Eurispes ripreso dall'agenzia giornalistica Ansa e caduto nel dimenticatoio. Concorrono alla scia di sangue esami-caccia non sufficientemente selettivi, la mancanza di adeguati accertamenti psicofisici, il fanatismo venatorio, la densita' di popolazione di certi territori. Cosi', spiega Schillaci, gli incidenti di caccia non sono fatalita', ma tragedie che possono essere evitate.
Schillaci racconta terribili casi di cronaca, doppiette a ridosso delle case, vittime e feriti. Poi conclude: ne uccide piu' il fucile che gli incidenti sul lavoro. E fa i calcoli: considerate tutte le variabili, gli incidenti di caccia sono 6,37 volte piu' frequenti. E quindi ora che la caccia sia considerata materia di prevenzione, controllo e sicurezza: altro che liberalizzarla. (.)
http://www.stampalternativa.it/libri.php?id=88-7226-881-8
http://www.gondrano.it/desert/ugolini.htm
Vedere anche Caccia 2005: un avvio "interessante", primo resoconto della mattanza venatoria in corso dall'apertura della stagione di caccia, sul sito di Gondrano
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