Gli spari fanno paura ai volatili e moltiplicano gli spostamenti
18.10.05
Il virus dell'influenza aviaria, trasportato dagli uccelli migratori in arrivo dall'Estremo Oriente e dalla Russia, potrebbe nei prossimi giorni arrivare, con conseguenze difficili da valutare, nelle nostre grandi paludi, dove decine di migliaia di anatre selvatiche sostano nel loro lungo viaggio che le conduce verso l'Africa. Il virus H5N1, che ha già raggiunto Romania, Bulgaria, Grecia e Turchia, è veramente pericoloso tanto che l'Organizzazione mondiale della sanità e la Fao mettono in guardia i governi sui gravi rischi che comporta.
In base a ciò, l'Istituto nazionale fauna selvatica ha diramato al personale impegnato nelle catture di anatre a scopo di studio una circolare con severe istruzioni per evitare contagi, che vanno da rigide regole d'igiene al divieto di usare anatre da richiamo. Regole che però non sono applicate a chi, come i cacciatori, le anatre selvatiche le abbatte, le utilizza come richiamo, le mette in commercio, e le pone in contatto con il pollame domestico.
Secondo gli scienziati, un altro aspetto negativo correlato alla caccia, oltre al pericolo di esporre a contatti pericolosi, è che i volatili, spaventati dalle fucilate, sono costretti a spostamenti continui che favorirebbero la diffusione del virus.
Gli studiosi pensano che un semplice principio di precauzione dovrebbe essere quello di sospendere la caccia alle anatre selvatiche e a quelle (circa 600.000) allevate.
presidente Wwf
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