Manifestazione contro la vivisezione sabato 6 maggio
OIPA Italia e la campagna "Ricerca senza animali" organizzano per sabato 6 maggio a Milano una manifestazione con corteo per per dire NO a una "ricerca" inutile per l'uomo e crudele contro gli animali, non imposta alla legge, ma in continuo aumento, e per dire SI' alla ricerca realmente scientifica senza animali!
Il ritrovo e' alle 14.30 in Piazza Duca d'Aosta, davanti alla stazione Centrale di Milano. Da li' partira' un corteo che attraversera' le vie del centro e terminera' in Piazza Duomo, dove avra' luogo un dibattito con medici antivivisezionisti e personalita' del mondo dello spettacolo e della cultura.
La manifestazione chiede alle associazioni per la ricerca medica, come AIRC, AISM, Telethon, Trenta ore per la vita, ecc. di smettere di usare una parte delle donazioni che ricevono per finanziare la sperimentazione su animali, e di usare invece solo metodologie davvero scientifiche che portano a un reale progresso della medicina.
Si dice che l'uso di animali nei laboratori sia in diminuzione, ma dal 2000 al 2003 c'e' stato un aumento del 40% degli animali usati nella ricerca di base. Tutti questi studi, che la legge non obbliga a svolgere su animali, sono pagati coi nostri soldi. Sono svolti nelle universita', sovvenzionate con denaro pubblico, e presso i laboratori delle associazioni per la ricerca medica che chiedono ogni anno l'aiuto di tutti i cittadini con le loro maratone televisive e altri eventi. Questi soldi, solo in parte sono usati per una ricerca utile ai malati. Una buona parte viene spesa per fare "ricerca" su malattie fasulle create artificialmente su una specie diversa da quella umana.
Questi esperimenti conducono spesso ad un vicolo cieco e ostacolano il progresso della medicina. Infatti, un procedimento che induce artificialmente una patologia su animali sani, per poi tentare di estrapolare i risultati ottenuti agli esseri umani, e' necessariamente votato all'insuccesso. Questo perche' le reazioni fisiologiche variano enormemente tra le specie e le patologie indotte differiscono notevolmente con quelle che si riscontrano naturalmente nell'uomo.
Ad esempio, molti esseri umani hanno continuato ad essere esposti all'amianto ed a morire perche' gli scienziati non riuscivano riprodurre il cancro negli animali in laboratorio. Esperimenti effettuati su ratti, criceti, cavie, topi, scimmie e babbuini non rilevarono alcun legame tra fibra di vetro e cancro. Non fino al 1991 quando, grazie a quanto riscontrato sugli esseri umani, l'OSHA lo classifico' come cancerogeno.
Nel corso degli ultimi mesi l'OIPA raccolte decine di migliaia di firme della petizione "Ricerca senza Animali", per chiedere alle associazioni per la ricerca medica quali AIRC, AISM, ecc. di smettere di finanziare studi su animali. In maggio le firme verranno ufficialmente consegnate alle associazioni interessate.
Dichiara il dott.Giulio Tarro, Presidente Medici Internazionali e ricercatore: "I metodi scientifici piu' moderni ed aggiornati, che si focalizzano sui dati riguardanti la nostra specie (studi clinici, epidemiologici, studi su tessuti umani, le moderne tecniche non invasive di analisi), sono sicuramente da preferire alle risposte inaffidabili ottenute dai test su animali, se si ha a cuore il progresso della medicina".
Per informazioni e adesioni:
www.oipaitalia.com - info@oipaitalia.com
www.ricercasenzaanimali.org - info@ricercasenzaanimali.org
cell. 347 8152783 - tel/fax 02 64.27.882
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