Diritti Animali

Il governo Prodi esclude le scienze veterinarie dal dibattito nazionale sui temi d’interesse bioetica

Comitato di bioetica, la sinistra al governo ha epurato i veterinari

14 dicembre 2006
Oscar Grazioli

Romano Prodi Gli animali, i loro diritti, il loro rapporto con l’uomo hanno subito un durissimo colpo che è bene i lettori conoscano. Pochi giorni fa è stato rinnovato, dal presidente del consiglio Romano Prodi, il Comitato Nazionale di Bioetica (CNB) che non è proprio un gruppetto del dopolavoro postelegrafonico. Si tratta di un organo dal quale promanano regole che condizionano le linee guida sulla morale di questo Paese. Sciocchezzuole. L’etica della vita (bioetica), se alla vita attiene, non può prescindere dal fatto che gli animali, fino a prova contraria, vivono. Non solo vivono, ma interagiscono con l’uomo creando un rapporto di straordinaria importanza. Le problematiche legate al benessere animale e, più in generale, alla convivenza tra l’uomo e gli animali sono di tale attualità che amministratori, politici e governanti prima o poi devono farci i conti. Spesso sono gli stessi governanti a farsi belli, nei congressi e sui mass media, invocando leggi più favorevoli al benessere animale.

La violenza sugli animali, espressa nelle mille crudeli forme che l’uomo soltanto riesce a concepire, è un formidabile problema che concerne l’etica della vita, intesa in senso lato e non in modo antropocentrico. Ebbene, il nuovo CNB è stato ampiamente modificato dall’attuale premier, diminuendo il numero dei membri e adeguando il rapporto tra uomini e donne. Modifiche positive se non fosse che Prodi ha fatto inviare da Letta una bella letterina di ringraziamenti per il lavoro svolto al Dr. Pasqualino Santori, da anni membro del comitato per la componente veterinaria. “Grazie, ci è stato molto utile. Lì c’è la porta”.

Con questa decisione Prodi ha di fatto escluso le scienze veterinarie dal dibattito nazionale sui temi d’interesse bioetica ai quali la componente veterinaria ha sempre fornito un apporto essenziale. Sia sufficiente pensare all’utilizzo degli animali in attività legate alla salute pubblica o alla sperimentazione sugli animali che, proprio oggi a Roma, vede riuniti scienziati e politici, in una giornata di commemorazione del gran medico antivivisezionista Pietro Croce, scomparso di recente. Vorrà dire che quando si parlerà di macellazioni rituali e religiose ne discuteranno, con approfondite conoscenze, filologi e filosofi. Che c’azzeccano i dottori delle bestie?

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