Una legge nata già vecchia
10.07.04
Tanto tuonò che piovve. Davvero non capisco la standing ovation di Lav ed Enpa. Condivido l'opinione degli altri animalisti (Wwf,Una,Animalisti Italiani ecc.) che hanno riservato fischi e pomodori alla sua uscita. La legge che mette in galera chi abbandona cani e gatti,dopo tormentate revisioni da parte delle Camere, si è svuotata dei suoi originali contenuti, a partire dal titolo "Dei delitti contro gli animali" ora divenuto "Dei delitti contro il sentimento per gli animali".Chiaro segno di antropocentrismo che profuma del più frusto veteroclericalismo. Certo, per quanto riguarda l'abbandono di cani e gatti, i combattimenti tra animali, la vendita di pellicce di gatto e cane,questa legge finalmente parla di arresto e di carcere, spegnendo il nostro fanalino di coda che brillava tra i paesi più civili. Per quanto riguarda il maltrattamento degli animali non solo si deve provare la detenzione in condizioni incompatibili con la natura, ma è necessario ora provare anche le "gravi sofferenze" inferte a cani e gatti. Un vero godimento per il contorsionismo dei nostri legulei. Questa legge limita l'applicazione delle norme per i reati più gravi, ai soli animali d'affezione,escludendo esplicitamente caccia,pesca, allevamento, trasporto, macellazione, sperimentazione scientifica,attività circense, giardini zoologici e tutti i casi previsti da leggi speciali sugli animali. I cavalli continueranno a nitrire con le zampe spaccate sui camion della morte. E sento puzza di deroghe a pioggia. Dulcis in fundo, le regioni, per motivi storico-culturali, potranno autorizzare manifestazioni che comportino strazio di animali vivi (avanti con i palii, le corse di buoi, di asini, di maiali bigiunti 3;chissà forse la corrida ?). Spiacente se non mi unisco ai tamburi della banda che suona marce di vittoria, ma questa è una legge che ha un giorno di vita ed è già vecchia. Gli animali massacrati nei trasporti, quelli oggetto di orribili esperimenti "scientifici", quelli sacrificati nelle feste di paese, non ringraziano. Continuano a soffrire e a sputare sangue. Si punisce chi disturba il sentimento umano nei confronti degli animali. Nulla a che fare con il riconoscere loro quello che pure è ormai certo che abbiano. Un'anima. Se no,perché continuate a chiamarli animali?
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