Diritti Animali

Sorrento

Scontro al vertice delle balene

Al summit voto unanime in difesa dei «cetacei grigi»
Ma la Commissione internazionale si avvia a votare contro la creazione di «nuovi santuari» delle balene chiesti dagli ambientalisti
20 luglio 2004
Ilaria Urbani
Fonte: www.ilmanifesto.it
21.07.04

I delegati della Commissione baleniera internazionale sotto il sole rovente di Sorrento sono stati accolti ieri da una grande torta a forma di balena intrappolata in una rete di cioccolata. Nella seconda giornata del 56esimo summit, l'Iwc è entrata nel vivo dei lavori. La commissione ha votato all'unanimità una risoluzione per la tutela della balena grigia presentato da Belgio, Germania, Gran Bretagna e Sudafrica. La commissione formata da 57 paesi si è pronunciata anche contro il progetto della Royal Dutch Shell che vorrebbe costruire un oleodotto sottomarino nell'isola russa di Sakhalin proprio nel Pacifico dove la specie grigia è già a rischio. Nel progetto rientra pure la piattaforma di perforazione, e il pericolo di sversare ingente quantità di petrolio è molto forte in una zona dell'oceano dove è alta la presenza di balene grige. E le balene femmine per la riproduzione rappresentano solo il 25 %. La totalità della commissione internazionale baleniera ieri si è quindi schierata contro questa nuova minaccia per i giganti grigi del mare. Sembra lontana invece la costruzione di nuovi santuari marini per le balene che i gruppi ambientalisti chiedevano con forza insieme ad Australia, Nuova Zelanda, Brasile e Argentina. La votazione per istituire di nuovi santuari, oltre a quello dell'Antartico e quello ligure, si terrà oggi ma gli esperti dell' International Whaling Commission non sembrano orientati all'approvazione. L'Iwmc conservation trust ha però fatto sapere che la tutela delle balene non consiste tanto nell'istituzione di nuovi santuari ma nello stilare un nuovo rapporto sul mumero di ogni esemplare di Mody dick che popola i mari.

Greenpeace ieri ha chiesto coerenza al governo italiano e ha richiesto il ritiro del decreto del 4 aprile 2003 che ha permesso una moltiplicazione smisurata di spadare. Nonostante infatti ieri mattina il delegato del ministero all'ambiente, Scarpa Bonazza Buora, abbia ribadito l'impegno dell'Italia per la tutela dei cetacei, è a causa di questo provvedimento che la caccia a largo della Sardegna è aumentata nell'ultimo mese mentre proprio ieri due capodogli sono rimasti imprigionati nelle spadare a largo di Porto Corallo. Scarpa Bonazza Buora invece al vertice ha parlato del largo uso delle reti illegali da parte dei paesi del sud del Mediterraneo riferendosi però più ai danni economici che ricevono i pescatori della zona che ai provvedimenti da mettere in campo per la salvaguardia dei balenotteri.
I lavori della commissione termineranno domani e nell'attesa della votazione sulla moratoria contro la caccia approvata dalla commissione internazionale baleniera nel 1986, oggi i delegati si esprimeranno sul sistema di gestione del Revised management scheme, il piano introdotto nel 2001 per rendere trasparente e controllabile la caccia. Si prevede uno scontro duro anche perchè il sistema annunciato dall'Rms è considerato inadeguato dal Wwf.

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