Palio, inchiesta sulla morte di Amoroso
18.08.04
Il Palio di Siena è dotato di una vera e propria vita. Più importante di quella di un cavallo. È l'opinione di David Taddei, portavoce del sindaco di Siena, Maurizio Cenni, il giorno dopo dopo un Palio dell'Assunta segnato dal sangue. Muore Amoroso, castrone baio di 8 anni del Bruco, che si è spezzato il collo contro una bandierina in ferro alla curva di San Martino, al secondo giro. Almeno tre i cavalli feriti. Un cavallo muore e tante polemiche nascono. «Sono almeno tre anni che chiediamo al comune di Siena di prendere provvedimenti a tutela di cavalli e spettatori - dice Mauro Bottigelli, responsabile del settore palii e feste con animali della Lega anti vivisezione (Lav) - non ci sono protezioni laterali lungo tutto il percorso, gli spettatori stanno attaccati alle transenne. O il comune rende il Palio meno barbaro o noi continuiamo a protestare». E non solo. Oggi la Lav depositerà una denuncia formale presso la Procura della Repubblica di Siena. Le accuse: maltrattamento di animali e omissione d'atti d'ufficio. «Tutte le nostre proteste sono state mandate al comune per iscritto, come raccomandate, l'ultima il 10 agosto. Il comune non ci risponde. Questo per noi integra un comportamento omissivo». Non è il parere del sindaco. Il suo portavoce, infatti, fa sapere che «la Lav fa queste polemiche da anni. Il nostro è il palio più famoso d'Italia, ha un rientro d'immagine clamoroso. Siena ha messo in campo più forme di tutela di tutti. Esiste un protocollo equino, c'è un vero e proprio antidoping, una pista d'allenamento del tutto uguale a quella vera, e tanto altro». Secondo punto su cui si arroventa la polemica, il ruolo della Rai nella vicenda. Le immagini del Palio vengono girate e montate da una cooperativa privata, il consorzio per la tutela del palio di Siena. Poi vengono vendute in esclusiva alla Rai, che le commenta.
Per la Lav, la sequenza della morte di Amoroso sarebbe stata volutamente omessa, perché conteneva «immagini troppo cruente di una realtà che si tenta di nascondere agli occhi degli italiani». Fuoco e fiamme dal presidente del Consorzio per la tuela del Palio, Giancarlo Bimbi:«Non abbiamo fatto alcun tipo di censura, le immagini sono andate regolarmente in diretta. Abbiamo evitato i replay, per non urtare la sensibilità della gente. È un attacco fatto dagli animalisti apposta per screditarci». E intanto la Procura della repubblica di Siena indaga: il pubblico ministero Mario Formisano ha disposto il sequestro della carcassa del cavallo e acquisito i suoi documenti. Tra qualche giorno l'autopsia.
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