Consiglio ai fagiani: il cacciatore in umido
6.09.04
Adesso basta! Non ci sono più parole per descrivere la mattanza dei giorni di caccia nelle nostre campagne e valli. Non ci sono più parole che possano descrivere questa nefasta ricorrenza, puntuale come l'esodo di Ferragosto. Non più discussioni, né argomentazioni con questi pseudo sportivi che si arrampicano sul lessico della nostra letteratura per far capire agli italiani (eh si, ormai siamo rimasti soltanto noi!) che si tratta di sport, di sport sano, di passeggiate nei boschi, dove, per altro, "ormai non c'è più nulla da ammazzare. Basta con queste povere bestie liberate dalle stesse organizzazioni venatorie il giorno prima per dare bersagli ai propri iscritti. Andate a sparare nei pollai, signori cacciatori. Spendete meno e poi a voi basterà raccontare al bar che quei tristi trofei appesi all'esterno dei vostri carri funebri sono stati difficili prede di pericolose battute nella boscaglia. Basta con i piccioni, a cui sparate, appena liberati dalle gabbie, che si librano in aria pesanti e a fatica, credendo di aver riconquistato la libertà. Attenzione, oggi dalle parti di quel tiro a segno, saranno liberate le colombe bianche del Papa. Ma tutto ciò non fa più nemmeno ridere. Siete fuori tempo massimo, fuori di ogni logica naturale e sportiva. Personalmente non sono più pronto a vivere l'inaudito. Il massacro. Non riesco a capire come si possa fermare il volo e la corsa di questi animali che durante i giorni in cui, con il sole e la terrapiù vicini l'uno all'altra, le bianche, le gialle e le rosse infiorescenze estive irradiavano nuvole di profumo narcotizzante intorno alle quali questi uccellini, scherzi gioiosi della natura, mandavano il loro richiamo d'amore. Io sono pronto a dare battaglia con i mezzi che la legge consente perché credo proprio che il tempo di discutere sia ampiamente finito. Consiglio culinario per tutti gli uccellini, i leprotti e i fagiani del mondo. Prendete un cacciatore (1 fetta di carne di manzo di circa 1 Kg), disarmatelo e battetelo con il batticarne dandogli una bella spianata e poi conditelo con sale, pepe e un trito fatto con sedano, carota, cipolla, aglio, rosmarino e pancetta. Se non sta buono legatelo con del filo da cucina e, dopo averlo infarinato, rosolatelo in padella con 30 grammi di burro e 1 bicchiere di buon olio. Quando avrà preso un discreto colore ubriacatelo con del vino rosso e copritelo con brodo di carne o di dado. Fate prendere il bollore al vostro cacciatore, cari uccellini e leprotti, e poi abbassate il fuoco e andate avanti per circa 2 ore a pentola coperta. Mentre fate ciò, fategli sentire il richiamo della donna amata con un registratore (se non sapete come si fa, chiedetelo a loro che sono bravissimi). Ora dovrebbe essere cotto e pentito. Irroratelo con la salsa di cottura e cinguettategli intorno. Buon pranzo.
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