Diritti Animali

Lo ha deciso il governo di Oslo. «Sono una minaccia per la pesca»

Norvegia, arriva la caccia alla foca per turisti

Da gennaio safari organizzati tra i fiordi per abbattere i pinnipedi. Insorgono gli animalisti: nazione barbara

5 ottobre 2004
Fonte: www.corriere.it
5.10.04

Foche Dal prossimo gennaio, le doppiette di tutta Europa, dalla Gran Bretagna alla Germania, dalla Spagna all'Italia, potranno darsi appuntamento sulle nevi norvegesi per cacciare le foche. Finita la stagione delle quaglie e delle lepri, i cacciatori europei potranno recarsi tra i ghiacciai e i fiordi norvegesi per partecipare a safari organizzati per abbattere i pinnipedi. Lo ha deciso il governo di Oslo e, come era prevedibile, quella che si cercava di passare come una nuova attrattiva turistica ha provocato un'ondata di indignazione e proteste tra gli ambientalisti e coloro che amano gli animali.
La quota di caccia fissata dalle autorità norvegesi è di 2.100 foche: una quota che i locali non riescono a raggiungere. «La foca costituisce una minaccia reale per l'industria della pesca», si è difeso ancora M. Ludvigsen. «La presenza dei pinnipedi nei fiordi e lungo la costa spaventa i pesci e costituisce un pericolo per gli stessi pescherecci».

LE ACCUSE - Gli amici degli animali sono inorriditi davanti a simili giustificazioni: «Sarà proprio la caccia alle foche a danneggiarci, terrorizzando il turismo straniero e creando un'immagine negativa della Norvegia», ha osservato Truls Gulowsen, responsabile di Greenpeace. «Ci faremo la fama di "nazione barbara"», denunciano gli animalisti, preannunciando manifestazioni e boicottaggi. Le stesse agenzie di viaggi hanno espresso più di una perplessità. Già il governo di Oslo non gode di buona fama per la caccia con gli arpioni alle balene. Secondo il Wwf, in Norvegia non ci sono che 10 mila elefanti marini e 5 mila 500 foche. «In Gran Bretagna ce ne sono 100 mila e sono protette», ha fatto osservare polemicamente Hansson.

LA DIFESA - «Non si tratta di intensificare la caccia alla foca o di eliminare una specie. Abbiamo semplicemente stabilito di aprire questa attività anche agli stranieri», ha cercato di giustificarsi il ministro norvegese della pesca, Svein Ludvigsen, di fronte al crescendo di critiche. «Non vogliamo - ha spiegato - autorizzare chiunque a venire a mitragliare gli animali: i candidati dovranno avere una licenza di caccia ed essere inquadrati in tour organizzati».

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