Capretta di Natale
Una vendita per scopi benefici e umanitari, gli animali non andranno a pascolare nei giardini degli inglesi, ma saranno destinati alle popolazioni povere di stati come l'Eritrea, il Kenya e il Sudan.
Trattandosi di una vendita per scopi benefici e umanitari, gli animali non andranno a pascolare nei giardini degli inglesi, ma saranno destinati alle popolazioni povere di stati come l'Eritrea, il Kenya e il Sudan.
Tutti quelli che hanno aderito al progetto Goats for Africa devono pagare circa 35 euro per fare in modo che la sua capra venga recapitata a chi ne ha bisogno.
"Questi animali", scrive il Guardian, "forniscono latte, si riproducono con facilità e possono essere usati per arare il terreno. Oxfam, in collaborazione con Cafod – un'organizzazione cattolica per lo sviluppo – vuole regalarle ai comitati dei villaggi africani, che decideranno in tutta autonomia chi tra gli appartenenti alla comunità ne ha più bisogno".
I motivi del successo dell'iniziativa sono molti: "Anche se i cittadini britannici si sono spesso dimostrati scettici verso questo genere di progetti di beneficenza, Goats for Africa fa leva sul loro tradizionale amore per gli animali. Inoltre alla gente piace sapere che il loro denaro è stato speso per qualcosa di concreto e utile".
Oxfam, infatti, è riuscita a vendere quasi 30mila caprette e Cafod 13mila. I portavoce delle due organizzazioni lo definiscono "un successo fenomenale", che porta la capretta in cima alla lista dei regali del 2004.
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