La Regione Basilicata impone l'incenerimento a Fenice
Ecco svelato il motivo del raddoppio della discarica di Notarchirico di Venosa. I comuni del Vulture Alto Bradano - ribadisce la OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista), Coordinamento apartitico territoriale di associazioni, comitati, movimenti e cittadini - saranno costretti a continuare a conferire i loro rifiuti all’Inceneritore Fenice. Si pensa davvero di ridurre gli attuali elevati costi dell’incenerimento presso Fenice attraverso la “vagliatura” da realizzare presso l’impianto di Venosa?
Un “tour della monnezza” questo, che non rispetterebbe le normative comunitarie per quanto concerne la definizione di costi certi per l’utenza, aggravati dai costi aggiuntivi necessari per la "vagliatura" e per un doppio trasporto dei rifiuti prima a Venosa e poi a Fenice. Senza considerare che in questo modo la raccolta differenziata dei rifiuti nei comuni del Vulture Alto Bradano non avrebbe alcun senso. Mentre ciò accade, l'Assessore regionale Santochirico, facendo un “triplo salto mortale” trasforma una "R" della catena virtuosa delle cinque R in "Recupero energetico" alias termovalorizzazione=incenerimento. In questo modo, sovvertendo l’equazione virtuosa Riduzione dei rifiuti, Reciclaggio, Riutilizzo, Riuso e Raccolta Differenziata, la Regione impone l’'incenerimento dei rifiuti presso l’inceneritore FENICE. Tutto ciò reso possibile da Ordinanze Emergenziali emanate dal presidente della Regione che derogano i piani provinciali di smaltimento dei rifiuti.
Ma perchè sprecare soldi nell’operazione di "vagliatura" con la scusa di far risparmiare i comuni del Vulture Alto Bradano per il conferimento presso il dannoso e costoso mega-inceneritore Fenice? Non era forse più facile e meno costoso investire subito nella raccolta differenziata anche nel Vulture Alto Bradano escludendo l’incenerimento presso Fenice e riducendo in tal modo anche il ricorso alle discariche? Ed allora ecco svelato "l'affaire" rifiuti, mentre l'Assessore Santochirico lancia la campagna mediatica del Piano della Raccolta Differenziata in Basilicata per 60 comuni con l'obiettivo di ridurre, solo a parole, il "ricorso alle discariche rispettando le normative europee ed essere uno strumento residuale di un ciclo che tenda innanzitutto al recupero energetico delle materie prime usate per la produzione dei materiali". Assessore Santochirico, a cosa serve chiedere agli enti locali della regione ed ai quelli del Vulture Alto Bradano comportamenti virtuosi invitati a raggiungere il 40% di raccolta differenziata e nel contempo far ricorso a mega-discariche ed inceneritori?
Si persegue così sulla strada di un "affaire" i cui costi finiranno per gravare sui cittadini e sugli enti locali costretti ad aumentare la TARSU (tassa sui Rifiuti) a tutto vantaggio della lobby dei rifiuti e dell'impiantistica. La OLA chiede pertanto ai comuni del Vulture Alto Bradano di respingere al mittente queste ipotesi dannose e fallimentari di gestione dei rifiuti in Basilicata ed evitare da subito il conferimento all’inceneritore Fenice e presso la discarica di Venosa dei propri rifiuti, che finiranno per aggravare la già grave situazione ed i costi gravosi già pagati esclusivamente dai cittadini.
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