Trisaia, le barre di Elk River tornino a casa

Sulla restituzione responsabilità della Regione Basilicata e dei parlamentari lucani. La questione nucleare trascurata dagli spot elettorali perché considerata alquanto scomoda o rischiosa
1 maggio 2008
Movimento NoScorie Trisaia

fungo atomico La questione nucleare lucana, alquanto trascurata dagli spot elettorali, perché considerata alquanto scomoda o rischiosa visto le ultime querele tra Bubbico e Giovanardi sulle responsabilità legate alla decisione di ubicare nel 2003 a Scanzano jonico il deposito nazionale di scorie nucleari, resta di estrema gravità per lo sviluppo della Regione.

La Regione Basilicata, con il suo Consiglio Regionale, non ha deliberato seppur con un atto formale per l'allontanamento delle barre americane di Elk River e per la loro restituzione ai legittimi proprietari americani, così come hanno deliberato i sindaci del Metapontino e la Provincia di Matera. La nuova squadra di parlamentari lucani non può non tener conto della gravità della questione che investe ancora la Basilicata su cui i nuclearisti non hanno mai smesso di porre le loro attenzioni per ubicare il deposito nazionale delle scorie radioattive , visto che l'unico sito italiano che non si è svuotato con il riprocessamento è quello Sogin della Trisaia. Inoltre è ormai noto che la lobby nucleare vuole "spillare" soldi al nuovo governo di Berlusconi per far ripartire l'industria nucleare dei rifiuti, degli armamenti e del le centrali nucleari. Si sta preparando una grande truffa sul nucleare in Italia, dove le imprese, con la complicità di alcuni parlamentari, vogliono realizzare i propri business nel settore del decommissioning e dell'impiantistica nucleare sulla pelle degli italiani senza che questi ultimi detrarranno alcun vantaggio e il Kw a basso costo resterà il solito spot elettorale come la propaganda della benzina a metà prezzo per i lucani derivante dalle royalties del petrolio estratto in Val d'Agri.

Il precedente governo (come anche quello di Berlusconi) tramite la stessa Sogin ha ottimi rapporti con gli Stati Uniti sullo sviluppo della ricerca nucleare (vedi accordi firmati con l'istituto americano Batteille) e il protocollo d'intesa da parte di Sogin con l'Energy Solutions (un'altra Sogin americana) per esportare in America i rifiuti della centrale a grafite di Latina. La risoluzione della questione nucleare lucana è e resta quindi solo di volontà politica. Il centro della Trisaia serve alla collettività non per stoccarci le scorie nucleari ma per creare facoltà universitarie per l'applicazione delle energie rinnovabili per le nazioni del Mediterraneo. In Trisaia esiste già un centro di ricerca Enea all'avanguardia sulle energie rinnovabili. E' un progetto realizzabile per il quale No scorie Trisaia spenderà tutte le proprie energie e che potrà dare una svolta per l'economia dell'arco jonico.

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