Royalites e sconti sul gas della Regione Basilicata

La Regione a breve con le royalites del petrolio sconterà del 10% le bollette del gas dei lucani. Se le buone intenzioni possono essere premiate non lo sono certo nel metodo e il merito l’iniziativa regionale
29 giugno 2008
Movimento NoScorie Trisaia

oleodotti in val d'agri La Regione Basilicata a breve con le royalites del petrolio sconterà del 10% circa le bollette del gas dei lucani. Se le buone intenzioni possono essere premiate non lo sono certo nel metodo e il merito l’iniziativa regionale. Con gli sconti in bolletta gas la regione non fa altro che ritornare gli stessi fondi delle royalites a chi le ha generate con le trivellazioni, ossia alle società petrolifere.

In una logica di mercato pertanto si alimentano con i fondi delle royalites le stesse società petrolifere che le hanno generate.

La bolletta del gas non sarà ridotta a tutti i lucani , bensì al momento solo a chi è allacciato alle reti del metano. Sono esclusi pertanto in questo frangente chi ha subito proprio maggiormente i danni delle trivellazioni come gli agricoltori della val d’agri , chi abita nele zone rurali e chi continua ad accendere i fornelli con bombole gpl .Ci risulta difficile pensare che ancor di più saranno agevolate le cosiddette famiglie svantaggiate(considerato che negli stessi paesi lucani molte famiglie soprattutto di anziani non hanno l’allacciamento al metano).

Nelle logica dello sconto inoltre si alimentano i consumi e non i risparmi , quindi si agevola in ancor di più le società petrolifere che possono aumentare le vendite del gas. (mettendo da parte il risparmio energetico e l’inquinamento prodotto)

Infine con i rincari governativi previsti per i prossimi mesi su luce e gas , si parla del 7-8% lo sconto di circa il 10% coprirebbe di poco superiore gli aumenti previsti , per cui in una logica di costi benefici tra prima e dopo le royalites l’inizativa dello sconto sul gas si tradurrebbe per i lucani in un nulla di fatto.

Ci sono mille modi per redistribuire equamente una risorsa ,ma quando il danno è superiore al benficio nasce un altro buon motivo per dire no alle trivellazioni petrolifere in Basilicata che distruggono il territorio e soprattutto le economie locali.

C’e’ poi chi ha imparato a fare pubblicità sulla benzina a metà prezzo per i lucani per accaparrare voti e poltrone , ma questa è un’altra storia.

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