WWF: si punti sulle energie rinnovabili

Vito Mazzilli: "Energie rinnovabili e tutela ambientale: è questa la ricetta del WWF per uscire dal tunnel buio che la Regione Basilicata sta attraversando tra lo sgomento dei suoi abitanti".
24 dicembre 2008
WWF Basilicata

parchi Energie rinnovabili e tutela ambientale: è questa la ricetta del WWF per uscire dal tunnel buio che la Regione Basilicata sta attraversando tra lo sgomento dei suoi abitanti. “E’ necessario ora più che mai che la classe dirigente di questa regione sia capace di dare una visione di futuro ai cittadini di questa martoriata terra”, ha dichiarato Vito Mazzilli, Presidente Regionale del WWF,”e questo può avvenire solo se si punterà decisamente su una reale tutela del territorio e su una politica energetica basata sullo sviluppo equilibrato delle fonti energetiche rinnovabili , come i paesi più attenti, ed oggi Stati Uniti in testa, stanno già facendo”. Investimenti in questi settori possono dare infatti posti di lavoro stabili e prospettive economiche di lunga durata, ponendo la regione in avanti in quel processo di rinnovamento economico e sociale che inevitabilmente l’umanità intera deve affrontare per evitare gli scenari catastrofici che altrimenti si prospettano all’orizzonte. E’ per questa ragione che il WWF chiede che venga quanto prima approvato il Piano Energetico Ambientale Regionale, bloccato da mesi, e che questo, coerentemente con le richiesta avanzate a tutti i presidenti delle regioni Italiane nell’ambito della Campagna Generazione Clima del WWF, sia:

a) compatibile con gli obiettivi Europei al 2020 (riduzione delle emissioni 20-30%, fonti rinnovabili almeno al 20%, efficienza almeno al 20%) assumendoli come obiettivi minimi;
b) integri gli incentivi nazionali già previsti per le rinnovabili, e preveda agevolazioni e snellimenti autorizzativi per la realizzazione di sistemi integrati di alta efficienza su scala locale;
c) escluda la realizzazione di centrali a carbone,
d) non consenta sul territorio l’insediamento di centrali nucleari, inutili per combattere i cambiamenti del clima e contribuire al taglio delle emissioni nel medio periodo, molto più costose delle altre soluzioni già disponibili e pericolose sotto ogni profilo di sicurezza;
e) non consenta l’ulteriore espansione delle attività di ricerca petrolifera, come oramai richiesto da più parti e persino dai rappresentanti della maggioranza del governo regionale.

In tal senso il WWF esprime apprezzamento per la richiesta di emendamento alla finanziaria regionale, presentata ieri in Consiglio regionale, che prevede una moratoria per le attività petrolifere per almeno 5 anni, richiesta sostenuta da tempo dagli ambientalisti; il WWF evidenzia inoltre che sino ad oggi già 7 amministrazioni comunali ( Potenza, Brindisi, Bella, Satriano, Tito, Pisticci, Policoro) hanno formalmente espresso la loro netta contrarietà ai nuovi permessi di ricerca petroliferi, contrastati anche dal WWF in quanto, tra l’altro, prevedevano attività anche all’interno del Parco Nazionale della Val d’Agri”. Tutto ciò evidenzia in maniera sempre più evidente la volontà di cittadini ed amministratori di voltare pagina rispetto alle politiche energetiche sino ad ora attuate sul territorio e guardare finalmente a scenari che pongano la salute dei cittadini e della terra in primo piano.

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