Centrale del Mercure, Pappaterra dica no!
Italia Nostra, Gruppo Interregionale del Pollino esprime ancora una volta grande preoccupazione per l'area protetta più estesa del mediterraneo, il Parco Nazionale del Pollino, e per i Siti di Importanza Comunitaria, le Zone di Protezione Speciale e le Riserve Integrali dello Stato ivi comprese in relazione alla eventuale messa in funzione della mega-centrale ENEL del Mercure, che auspichiamo non possa mai realizzarsi.
In particolare temiamo per la salute umana nei centri del Parco, per la conservazione degli habitat, in seguito al disboscamento e più in generale l'alterazione della Natura che ENEL e chi le ha dato parere favorevole hanno previsto, sia per quanto riguarda i boschi selvatici che Dio, non ENEL ha piantato, non certo impianti con pioppi a crescita rapida appositamente realizzati per la mega-centrale ENEL del Mercure, sia per la biodiversità acquatica che vive delle acque argentee del fiume Mercure-Lao e che comprende la rarissima Lontra (Lutra lutra L.) per la quale l'onorevole Domenico Pappaterra, attuale presidente del Parco Nazionale del Pollino, ha firmato una convenzione interregionale per la sua massima tutela negli habitat incontaminati che le consentono la sopravvivenza in fiumi come quello dove l'ENEL vorrebbe sfruttare e poi scaricare acque INDUSTRIALI dalla centrale del Mercure.
Il presidente Pappaterra dovrebbe finalmente parlare di Natura, a proposito della Centrale del Mercure, dovrebbe parlare al posto di quegli alberi secolari muti che tra Lucania e Calabria bisbigliano col fruscio dei rami al vento: "non mi tagliate con la scure di ENEL!".E invece sinora solo rassicurazioni generiche al popolo, che deve stare tranquillo (anche se nel Mercure l'inquinamento ed il cancro non mancarono quando la ciminiera di Laino fumava), come se si trattasse di una contea del Pollino e non di un Parco Naturale.Presidente Pappaterra, ha sentito delle irregolarità nel rilascio dei pareri alla centrale del Mercure? E' questo il suo momento: o torni in politica o alla riattivazione della mega-Centrale ENEL del Mercure (35 MW!!!) dica una cosa semplice, giusto una parola, solo due lettere, NO!
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