Eni "Frusci", in risposta al sindaco di Avigliano

Il sindaco di Avigliano avrebbe potuto convocare - così come hanno fatto diversi comuni interessati dai permessi di ricerca petrolifera - un "consiglio comunale aperto", democratico e partecipativo.
24 gennaio 2009
OLA | Organizzazione Lucana Ambientalista

trivelle in azione La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) - Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini - interviene in merito alle dichiarazioni rese alla stampa dal primo cittadino di Avigliano, Domenico Tripaldi, sul permesso di ricerca ENI denominato “Frusci”. Pur prendendo atto della volontà della Giunta Comunale di Avigliano circa un approfondimento della problematica petrolifera – ribadisce la OLA - la nota dell’Assessore del Comune di Avigliano è stata inoltrata al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata dopo il 31 Dicembre 2008, ovvero oltre la data di scadenza fissata del 18 Dicembre 2008 per produrre osservazioni.

Dalla lettura degli atti risulterebbe, infatti, del tutto evidente che i termini dei 30 giorni di tempo entro i quali era possibile presentare osservazioni, in base alle procedure screening per la VIA, sono scaduti il 18 Dicembre 2008, così come si evince nella nota dell’ENI inviata ai Comuni. Per questo motivo le associazioni ed i comitati avevano formalmente richiesto ai sindaci di convocare consigli comunali aperti per approvare e trasmettere atti formali entro e non oltre la data di scadenza.

Il sindaco di Avigliano avrebbe potuto convocare - così come hanno fatto diversi comuni interessati dai permessi di ricerca petrolifera – un "consiglio comunale aperto", per approvare un atto formale da trasmettere alla Regione Basilicata entro il termine del 18 Dicembre 2008, invece che annunciare all’indomani dell'incontro pubblico tenutosi a Lagopesole sull’argomento ed a scadenza dei termini, di essere favorevole alle attività petrolifere sul territorio comunale di Avigliano in cambio di infrastrutture e strade.

Le tardive dichiarazioni del primo cittadino di Avigliano, se non confermate dall’Assessore Ambiente e Territorio della Regione Basilicata - al quale la OLA chiede di sospendere le procedure di ricerca ENI denominate “Frusci”, anche alla luce delle dichiarazioni del sindaco di Avigliano - rappresentano solo un effimero tentativo per rispondere ai giustificati interrogativi dei cittadini di Avigliano che chiedono trasparenza nelle scelte che li riguardano.

Di seguito riportiamo le dichiarazioni del sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi:

RICERCHE ENI AD AVIGLIANO: PRECISAZIONI DEL SINDACO TRIPALDI
24/01/2009 17.02.03
[Basilicatanet.it]

"In riferimento ad alcuni articoli di stampa pubblicati nelle scorse settimane, che riferivano di espropri in corso nel Comune di Avigliano relativi alla ricerca da parte dell'ENI di nuovi giacimenti petroliferi, si precisa quanto segue:il Comune di Avigliano non ha rilasciato alcuna autorizzazione relativa ad attività di ricerca di idrocarburi da effettuarsi sul proprio territorio; nessun procedimento espropriativo è in itinere presso l'ente, né sono pervenute richieste, da parte di chicchessia, di attivare procedure di esproprio con riferimento alla ricerca di idrocarburi". Lo afferma in un comunicato il sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi, che aggiunge: "Per quanto concerne, inoltre, l'istanza di screening ambientale prodotta dall'Ente Nazionale Idrocarburi S.p.A. alla Regione Basilicata (che detiene la competenza esclusiva in merito al rilascio dell'autorizzazione ambientale), il Comune di Avigliano non è stato posto nella condizione di poter esprimere il proprio parere "consultivo" a causa dell'estrema carenza e genericità della documentazione prodotta (circostanza evidenziata anche da altri Comuni). A tal riguardo, il competente ufficio dell'ente ha inoltrato apposita nota (consultabile sul sito www.comune.avigliano.pz.it) al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata e all'Ente Nazionale Idrocarburi. Si ribadisce, pertanto, - sottolinea Tripaldi - la necessità di acquisire tutti gli elementi utili di conoscenza in merito alla richiesta dell'ENI di poter verificare l'esistenza di idrocarburi nell'ambito territoriale "Frusci" (comprendente 10 Comuni), al fine di consentire al Consiglio Comunale di esprimere compiutamente il proprio parere consultivo, senza infingimenti e senza posizioni apoditticamente precostituite. Si evidenzia, infine, - conclude il Sindaco - l'opportunità che gli enti interessati alle richieste di "esplorazione del sottosuolo" prodotte dall'ENI, facendo tesoro dell'esperienza acquisita in altre aree del territorio regionale negli scorsi anni, assumano una posizione comune sul tema di concerto con la Regione Basilicata".

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