Val d'Agri, indetta manifestazione per il 28 Febbraio 2009

La convocazione di tale manifestazione si è resa necessaria per portare la dovuta attenzione ad un territorio, quello della Valle dell’Agri, interessato dalle massicce, nei fatti incontrollate, estrazioni di idrocarburi.
25 febbraio 2009
Comitato No Oil Lucania

trivelle in azione Come già annunciato sul nostro blog, il Comitato No Oil Lucania indice per la giornata di sabato 28 febbraio 2009 a Villa d’Agri di Marsicovetere (PZ) una manifestazione a carattere di sit-in nella p.zza Zecchettin a partire dalla ore 10.00.

La convocazione di tale manifestazione si è resa necessaria per portare la dovuta attenzione ad un territorio, quello della Valle dell’Agri, interessato dalle massicce, nei fatti incontrollate, estrazioni di idrocarburi e dalle tante criticità finora rimaste senza risposte e che proprio da queste nascono, e di una popolazione fatta precipitare nell’ansia ed a cui quelle rassicurazioni per nulla rassicuranti di giunta regionale di Basilicata riunita al gran completo non bastano più.

Un territorio ed una popolazione divenute nel panorama delle tante, troppe, problematiche irrisolte della regione, paradigma della cattiva gestione del territorio, delle risorse, della stessa democrazia. Il Comitato No Oil Lucania lancia 6 proposte, riassunte nella locandina della manifestazione, per tentare di riportare il discorso in un alveo di ragionevole discussione:

1.moratoria immediata sulle estrazioni in corso fino all’effettiva entrata in funzione dei sistemi di monitoraggio ambientale
2.sospensione tecnica delle attività del centro olii di Viggiano per consentire ad enti terzi tutte le verifiche tecniche atte a rassicurare la popolazione sulla non pericolosità dell’impianto per la pubblica incolumità e per la verifica dell’esistenza e della diffusione presso le popolazioni stesse dei piani di sicurezza ed evacuazione in caso di gravi incidenti
3.cancellazione immediata di tutti i permessi ed istanze di ricerca e coltivazione di idrocarburi nella regione Basilicata per non alterare le destinazioni del territorio che ricordiamo essere la popolazione e non i governi a dover stabilire
4.adozioni di misure legislative atte a preservare definitivamente il territorio regionale dalle estrazioni di idrocarburi
5.soddisfatte tutti i precedenti punti, aumento delle royalties dal 7%, fissato dal d.l. 625/96, al 25% minimo con l’adozione di sistemi di certificazione pubblica e partecipata delle quantità estratte ed adozione di uno strumento di concertazione sulle quantità estraibili al fine di non sottomettere più le esigenze di tutela del territorio e della salute collettiva alle aspettative economiche dei soggetti ad ogni titolo partecipanti alle estrazioni
6.indagini reali con carattere di terzietà sui danni alla salute delle popolazioni, all’ambiente, al tessuto economico ed alle vocazioni del territorio

Coscienti che una manifestazione non basta certo alla risoluzione di un problema, ma contribuisce comunque e fortemente a quella presa di coscienza della comunità capace di esprimersi poi in atti di partecipazione concreta a quegli inediti per questa regione processi democratici che sono base di ogni concertazione reale, invitiamo i lucani a partecipare ad un percorso di civiltà democratica e di concreta assunzione di responsabilità comune che non debba risolversi più nella genericità dei proclami di una classe politica forse avulsa dalla realtà e nella supina acquiescenza presupposta e finora richiesta alla stessa comunità. Un’altra Lucania è possibile, un’altra Lucania è necessaria.

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