La convocazione di tale manifestazione si è resa necessaria per portare la dovuta attenzione ad un territorio, quello della Valle dell’Agri, interessato dalle massicce, nei fatti incontrollate, estrazioni di idrocarburi.
Trivelle nei centri abitati ,inquinamento delle falde acquifere e rischio subsidenza. “Prima ancora che un bacino petrolifero, la Basilicata è un bacino idrico che dà da bere a due regioni”.
“Prima ancora che un bacino petrolifero, la Basilicata è un bacino idrico che dà da bere a due regioni”. L’affermazione è di Maria Rita D’Orsogna, esperta di inquinamento da idrocarburi.
La nostra organizzazione torna a ribadire che la particella ancora "da ripristinare" - dove è allocato il pozzo petrolifero - fa parte della "Foresta Demaniale Grancia Caterina".
16 febbraio 2009 - OLA|Organizzazione Lucana Ambientalista
Dopo l’ennesimo incidente al Centro Oli, che puntualmente l’Eni tenta di “sminuire”, non è pensabile il ricorso agli atti ordinari della politica ma è indispensabile un provvedimento di reale tutela dei cittadini.
Dopo circa un mese e mezzo (18 Novembre 2008) dall'ultimo incidente verificatosi presso il Centro Oli di Viggiano, in Val d'Agri torna la paura. Allertata la popolazione e le forze dell'ordine.
Dopo dieci anni di inadempienze la OLA auspica che l’Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, indichi con chiarezza quali siano le azioni che la Regione intende perseguire.
2 febbraio 2009 - OLA | Organizzazione Lucana Ambientalista
Work over! In parole spicce: manutenzione! In Italia si chiama così l’escamotage per perforare nuovamente un pozzo già trivellato, senza chiedere una nuova VIA (Valutazione Impatto Ambientale).
I cittadini sono fermamente convinti che le estrazioni petrolifere non porteranno grandi vantaggi. Le reazioni popolari dopo l'annuncio dell'installazione di altri 5 nuovi impianti.
Si chiede che il Ministero dell'Ambiente, attraverso gli Uffici della Direzione Protezione della Natura e tecnici Apat, verifichi la situazione ambientale della messa in produzione del pozzo petrolifero Eni in oggetto.
Continuando su questa strada Villa d'Agri e l'intero territorio lucano sembrano destinate ad un gemellaggio con la capitale dell'Azerbaijan, Baku, che straripa di mistificanti petrolieri.
Pochi cents di sconto sulla benzina per distruggere le economie locali e la salute dei cittadini lucani. I nostri parlamentari, con il recente emendamento sulle royalty, portano a casa le lenticchie.
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